Credo che vivere in un Paese in cui esistono realtà come Fondazione Telethon sia un valore di civiltà a cui da cittadina italiana non voglio dover rinunciare. Amo sapere che il mio Paese, che in tutto il mondo è considerato il posto più bello del mondo, dove venire in vacanza, dove innamorarsi, dove godere della natura e della creatività, possa essere anche un luogo di ritorno alla vita. Perché la ricerca è Vita.

Roma, ottobre 2016 Cristiana Capotondi e Gioia Di Biagio Photo ©Ilaria Di Biagio Location studio Lovino Per Telethon

Ho scelto di essere testimone di un progetto importante e in cui credo: “Andare lontano” è il nome della campagna della Fondazione che si chiuderà il 15 ottobre.

Ognuno di noi dà un significato diverso e personale al concetto “andare lontano”. Per me, per esempio, significa riuscire ad arrivare al centro di se stessi, rendendosi felici ogni giorno, imparando cose nuove, evolvendo.

Per chi ha una malattia genetica andare lontano è complicato e pieno di difficoltà. Per renderlo possibile Fondazione Telethon finanzia ricerca scientifica. E, lo ribadisco, la ricerca è vita. Lo possiamo vedere ogni giorno leggendo le storie di chi grazie alla ricerca è tornato a vivere una vita normale. Non credo, quindi, si possa trovare un valore diverso per descriverla.

All’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica di Milano sono tante le storie che testimoniano come sia possibile tornare a una vita normale grazie alla terapia genica messa a punto dai ricercatori della Fondazione. Chi si sottopone alla terapia ha a portata di mano una speranza concreta, ma il percorso da compiere è molto duro e sono tanti i mesi di ricovero. Per questo Telethon ha messo in piedi il progetto “Come a casa”, sostenuto proprio dall’iniziativa di crowdfunding “andare lontano”.

Credo sia naturale cecare di ricostruire la propria casa, un ambiente fatto a propria immagine e somiglianza, per affrontare le nuove sfide. Nella sfida che affrontano queste famiglie, ricreare un luogo a loro familiare è fondamentale affinché l’impatto psicologico dello straniamento e dell’ospedalizzazione sia ridotto al minimo. Si dice: un uomo da solo va più veloce, ma insieme ad altri va più lontano. Credo che nessun detto popolare sia più saggio. Preferisco andare lontano che arrivare veloce e nel viaggio assieme agli altri si impara molto di più di quanto non si possa fare da soli. Per questo Fondazione Telethon ha bisogno del sostegno di tutti noi.

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