Fabrizio Bona: «Con Telethon portiamo la solidarietà in tutta Italia»

L’immagine del viaggio è una delle più eloquenti quando si parla di esistenza. Procedere, più o meno speditamente, verso una meta è comune a quasi tutti gli individui. Una delle finalità della ricerca scientifica è proprio quella di consentire a tutti di proseguire più a lungo possibile il viaggio della propria vita. Anche NTV – Nuovo Trasporto Viaggiatori, che di viaggi ad alta velocità se ne intende, “marcia” da qualche anno al fianco di Telethon affinchè la mission della Fondazione possa incontrare quanti più interlocutori possibile lungo tutta la penisola. Una collaborazione che è andata consolidandosi nel tempo, come ci spiega Fabrizio Bona, Chief Commercial Officer della società.

FABRIZIO BONA, CHIEF COMMERCIAL OFFICER DI ITALO NTV, E CARLO CHE AFFRONTA L'ATROFIA MUSCOLARE SPINALE

Se volessimo accostare l’immagine del viaggio della ricerca a quello quotidiano dei vostri treni si potrebbe dire che spereremmo che anche la prima procedesse sempre più “ad alta velocità”. Un auspicio che conta sul vostro sostegno oramai da molto tempo. Come nasce la collaborazione tra Italo e la Fondazione Telethon?

«È dal 2012, ossia dal nostro primo anno di attività, che supportiamo la ricerca di Fondazione Telethon» .

«Il tutto nasce da una comunione di intenti: portare un messaggio di solidarietà lungo tutto il Paese. Grazie al lavoro quotidiano di Telethon sono entrati nelle case degli italiani temi come la ricerca, l’eccellenza, il merito. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, la solidarietà di questo Paese è indiscutibile, a dimostrazione che uniti si possono raggiungere grandi risultati, arrivando a fornire terapie a migliaia di bambini.

Fabrizio Bona, Chief Commercial Officer Italo NTV

Noi di Italo perciò vogliamo fare la nostra parte, portando un messaggio di speranza ad alta velocità lungo tutta l’Italia!».

Cosa significa per Italo questa collaborazione e come pensate possa evolvere nel tempo?

«Abbiamo partecipato a diverse campagne della Fondazione, ricevendo sempre dei feedback più che positivi. Ad esempio mettiamo a disposizione i nostri treni, ospitando i dialogatori Telethon che in questo modo possono raggiungere centinaia di persone in ogni viaggio. Senza dimenticare l’importanza della comunicazione: diamo voce alle differenti iniziative attraverso i nostri canali come il magazine “Italo. I sensi del viaggio” distribuito in treno e nelle Lounge, che viene letto ogni mese da milioni di viaggiatori, i nostri canali social o il nostro sito istituzionale».

C’è un aspetto della Fondazione Telethon, oltre ovviamente alla mission centrale della ricerca, che maggiormente vi appare significativo?

«Crediamo che ogni aspetto del lavoro svolto da Fondazione Telethon sia importante. Non è possibile fare distinzioni. Vediamo sul campo quotidianamente volontari e professionisti che si impegnano per dare un futuro migliore a dei bambini ed alle loro famiglie».

Ci sono episodi o iniziative che le fa piacere ricordare relative a questi anni di collaborazione?

«Ne cito una fra le tante. La campagna “Io per Lei”, dedicata a tutte le mamme che combattono insieme ai loro figli contro queste malattie rare. In quell’occasione abbiamo anche messo nelle nostre Lounge Italo Club delle box contenenti i Cuori di Biscotto Telethon, così da poter raccogliere tramite i nostri viaggiatori delle donazioni a favore della ricerca. Questo dimostra che anche attraverso dei piccoli gesti si può fare la differenza».

Se dovesse convincere il rappresentate di un’azienda ancora incerto su una possibile collaborazione con Telethon, che tipo di argomentazioni utilizzerebbe?

«La serietà ed il lavoro messi in campo tutti i giorni da Telethon già rappresentano una garanzia. E poi sono convinto che grazie al sostegno di diverse realtà si potranno realizzare progetti sempre più efficienti e all’avanguardia. Il solo pensiero di riuscire a migliorare la qualità della vita di tante famiglie dovrebbe bastare come argomento per sostenere l’operato di Telethon».

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