Andrea Arrighi: «Vogliamo aiutare la ricerca scientifica»

Un comune filo rosso di buona volontà collega tutte le esperienze di sostegno alla ricerca scientifica. Chi si avvicina a Telethon riconosce una trasparenza di intenti e di operatività che forse non percepiva totalmente, una “rivelazione” sulla base della quale anche una collaborazione occasionale si trasforma quasi sempre in una lunga e affezionata, come si usa dire, partnership. È il tragitto che sta seguendo l’amicizia nata tra la Fondazione e il Gruppo Lagardere, un’azienda che ha fatto dell’impegno solidale un tratto distintivo della propria identità.

A giugno si è conclusa un’operazione molto interessante che prevedeva un contributo versato alla ricerca per ogni caffè consumato presso tutti i punti Ristoro Food and Service del Gruppo. Un’esperienza “eccellente”, come la definisce Andrea Arrighi, Vice President Human Resources at Lagardere Travel Retail Italia_Lagardere, che dischiude le porte ad una collaborazione che si spera molto prolungata. Il Gruppo Lagardere affianca da qualche tempo Telethon nel sostegno alla ricerca sulle malattie genetiche.

Qual è il bilancio, ad oggi, di questa collaborazione?

«La collaborazione è iniziata solo da qualche mese ma riteniamo il bilancio eccellente. Telethon è una organizzazione che unisce ai propri fini istituzionali una attenzione proattiva nell’aiutare le aziende in una logica di vera partnership».

Quali sono, a suo avviso, tratti identitari che uniscono, anche virtualmente, il Gruppo Lagardere con Telethon?

«Siamo un Gruppo sempre più attento ai temi del sociale e, dunque, poniamo attenzione a tutto ciò che è aiuto alla ricerca medica. Ci unisce l’entusiasmo vicendevole nel ricercare forme di collaborazione per contribuire a “fare del bene”. Aiutare i ricercatori di Telethon è una delle strade che vogliamo percorrere».

Oltre alla raccolta fondi effettuata a giugno 2018 attraverso la vendita dei caffè nei punti ristoro del Gruppo, avete pensato ad altre iniziative magari coinvolgendo settori diversi del Gruppo?

«Sì, abbiamo in programma di coinvolgere tutte le business unit del Gruppo in Italia. Dobbiamo risolvere alcune questioni tecniche ma certamente anche gli altri business come il Travel Retail ed il Travel Essential contribuiranno certamente alla “buona causa” di Telethon».

L’orientamento del Gruppo verso una responsabilità d’impresa dai risvolti concreti è nota. Quali sono i criteri con cui selezionate i progetti o le organizzazioni da sostenere?

«Cerchiamo di differenziare le organizzazioni che supportiamo prestando particolare attenzione verso quelle organizzazioni che ci presentano progetti chiari e comprensibili o che si denotano per un rilevante impegno nella ricerca».

Avete avuto esperienza di raccolte fondi che siano state ispirate o incoraggiate da suggerimenti del vostro personale? Fate campagne interne di sensibilizzazione in questo senso?

«Stiamo iniziando proprio ora, nel corso del mese di ottobre, a lanciare un survey aziendale con cui chiederemo ai nostri collaboratori, tra l'altro, anche suggerimenti e spunti di riflessione verso il mondo della responsabilità sociale d'impresa e delle attività di charity. Riteniamo ciò fondamentale per individuare nuovi percorsi e strumenti coinvolgenti e più efficaci».

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