“Tintarella accessibile”, il progetto per una vacanza informata

Valentina Baldini, presidente dell’associazione ASAMSI, spiega: «Abbiamo pensato a uno strumento attendibile, che riporti informazioni chiare e trasparenti sulle dotazioni e sulle caratteristiche delle strutture balneari».

Mare, spiaggia, un anno difficile alle spalle, tempo di relax. Ma, a volte, proprio quando sarebbe più necessario poter contare su attrezzature e accoglienza adeguate, ci si scontra con una realtà diversa da quanto ci si aspettava, nonostante le informazioni raccolte. Succede a tutti, ma più di quanto sia ragionevolmente consentito alle persone con disabilità, che necessitano di supporti speciali.

È emblematico ciò che è accaduto a Elena Benassati, con atrofia muscolare spinale (sma), partita dalla sua Modena alla volta del suggestivo Salento con tante speranze di divertimento e riposo, ma anche con un carico che avrebbe volentieri fatto a meno di spostare. «Avevo portato con me sia la carrozzina manuale che la job, la sedia a grandi ruote che consente la balneazione anche alle persone con limitazioni permanenti o temporanee, riempiendo all’inverosimile il cofano della macchina, per poi ritrovarmi in un bagno che era dotato di molte utilities e per le quali avrei potuto evitare il trasloco…».

Succede non di rado anche il contrario, ovvero che le attrezzature non siano sufficienti o che le barriere, non segnalate, siano insormontabili, come ad esempio è avvenuto su una delle riviere più famose e affollate d’Italia dove di job, per decine di stabilimenti, erano solo due e da noleggiare tempestivamente salvo rimanere bloccati in albergo. E allora a Elena e a Valentina Baldini, presidente dell’associazione ASAMSI, l’Associazione per lo studio delle atrofie muscolari spinali infantili, è venuta l’idea di mettere in cantiere una guida dettagliata che faccia riferimento ad informazioni di prima mano, ovvero quelle che gli stessi utenti possono fornire dopo aver sperimento in prima persona i servizi messi a disposizione dagli stabilimenti balneari. «L’abbiamo chiamata “Tintarella Accessibile” - racconta Valentina - cosicché, chi si appresta a vivere finalmente una parentesi di distensione al mare possa contare su uno strumento attendibile, che riporti informazioni chiare e trasparenti sulle dotazioni e sulle caratteristiche delle strutture balneari». Chi desidera farlo può accedere al questionario online per dare virtualmente un voto ai tanti indicatori che verranno valutati per stilare una graduatoria che vedrà assegnato ai lidi il requisito di accessibilità bassa, media o alta. «Spesso si utilizzano formule piuttosto vaghe per indicare una, più o meno, generica accessibilità a norma - sottolinea la stessa Elena - dietro alla quale, però, si possono celare carenze anche piuttosto gravi che impediscono una vivibilità serena ai portatori di disabilità».

Verranno messe sotto la lente degli utenti molte importanti prerogative, come la presenza e l’adeguatezza dei servizi igienici e delle docce, le passerelle che giungano fin sotto gli ombrelloni, un’adeguata assistenza e disponibilità da parte dei bagnini, l’organizzazione adeguata e la raggiungibilità dei luoghi per la ristorazione, l’altezza dei lettini, la presenza di parcheggi per disabili non troppo lontano dagli ingressi dello stabilimento. «La nostra guida dovrebbe essere pronta per febbraio 2021 - rimarca Valentina Baldini - sarà subito disponibile in versione online ma progettiamo di trasformarla anche in un supporto stampato». Perché l’estate rimanga un momento di rigenerazione, per tutti e in ogni angolo degli oltre 8.000 km delle nostre splendide coste.

Per rendere sempre più salda ed efficace la collaborazione delle Associazioni in Rete abbiamo scelto di condividere i progetti di successo, realizzati dalle organizzazioni vicine alla Fondazione, sui nostri spazi web. Vogliamo mettere a fattor comune idee e processi vincenti, da cui trarre ispirazione e nuovo entusiasmo. Fondazione Telethon dà visibilità ai progetti delle singole Associazioni, nati con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti con una malattia genetica rara. Vogliamo così stimolare il confronto e la possibilità per tutti di entrare in contatto con le Associazioni o richiedere approfondimenti in merito alle iniziative raccontate.

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