Andrea Ballabio
Nato a Napoli nel 1957, Andrea Ballabio si è laureato in Medicina e chirurgia all’Università Federico II di Napoli nel 1981, dove si è anche specializzato in Pediatria nel 1985. Dopo un lungo periodo all’estero, prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti, nel 1994 è rientrato in Italia per dirigere, su mandato della Fondazione Telethon, l’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem), che ha diretto fino al 2023. Andrea Ballabio ricopre inoltre la carica di professore ordinario di Genetica medica presso il dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II di Napoli e di visiting professor presso il Baylor College of Medicine di Houston (Usa). Da sempre Andrea Ballabio si occupa di studiare i meccanismi alla base delle malattie genetiche: negli anni il suo gruppo ha identificato i geni responsabili di numerose malattie genetiche e ha preso parte anche al Progetto genoma umano. Negli ultimi anni l’attenzione si è concentrata sui lisosomi, gli organelli che, all’interno delle cellule, sovraintendono al processo di smaltimento dei rifiuti cellulari. È del suo gruppo la scoperta di un meccanismo per attivare i lisosomi e quindi ripulire le cellule da sostanze tossiche quali quelle che si accumulano nelle malattie neurodegenerative e in quelle da accumulo lisosomiale. Recentemente, gli studi del gruppo di Ballabio hanno rivelato che tale meccanismo gioca un ruolo fondamentale anche in diversi tipi di cancro. Andrea Ballabio è stato presidente della Società Europea di Genetica Umana e ha ricevuto numerosi premi, nazionali e internazionali, per la ricerca e la cultura, tra cui il premio per la ricerca avanzata dello European Research Council (ERC). È il primo in Italia ad aver ricevuto il Premio Louis-Jeantet per la medicina 2016, prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno a ricercatori di spicco in Europa. E’ stato consigliere in molte commissioni di organismi internazionali per la valutazione di progetti di ricerca tra cui la Commissione Europea e il Progetto Genoma Canadese.È stato tedoforo durante la ventesima edizione dei Giochi Olimpici invernali, che si è tenuta a Torino nel 2006. Nel 2007 è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana dall’allora presidente Giorgio Napolitano.
Ho scelto di fare il ricercatore perché la scoperta scientifica, ovvero il “conoscere” prima degli altri, è una delle cose più affascinanti che esistono. Farlo con fondi Telethon è un grande orgoglio e una grande responsabilità. Ma anche l’occasione di lavorare insieme a tanti giovani intelligenti e motivati con la speranza di poter aiutare persone che soffrono.