L’azione dell’estrogeno nella microglia come potenziale bersaglio farmacologico nell’AD

  • 3 Anni 2001/2004
  • 131.697€ Totale Fondi
La ricerca farmacologica nel campo della malattia di Alzheimer (AD) ha come scopo ultimo quello di approntare dei test sicuri per la diagnosi di soggetti a rischio e di trovare soluzioni farmacologiche che prevengano i sintomi ancora prima dell'insorgenza della malattia. Finora, l'intervento farmacologico era mirato alla remissione dei sintomi mediante il rimpiazzamento del sistema colinergico. Tale intervento si effettua quando ormai la funzione neuronale è già compromessa. Le attuali strategie di sviluppo di nuovi farmaci prevedono di intervenire prima che la cellula neuronale venga danneggiata, ossia in una fase asintomatica della malattia. Fra queste nuove sostanze si annoverano i farmaci anti-infiammatori nonsteroidei, efficci nel ridurre l'incidenza e la progressione dell'AD. La perdita della funzionalità neuronale è associata ad una forte reazione infiammatoria locale; l'inibizione della sintesi dei mediatori dell'infiammazione è quindi uno dei target farmacologici correnti. D'altro canto, sviluppare dei farmaci che mimino l'azione benefica dell'estrogeno nella manifestazione dell'AD è un altro ambito di ricerca molto premettente. L'estrogeno infatti evoca diverse reazione nelle cellule neuronali, regolandone la sopravvivenza, il metabolismo, la formazione di sinapsi e le vie di comunicazone intercellulare. Sulla base di risultati che abbiamo ottenuto recentemente nel laboratorio sull'azione anti-infiammatoria dell'estrogeno sulle cellule che regolano l'infiammazione nel cervello, ci proponiamo di rispondere con questo progetto ad una domanda innovativa, e cioè se l'estrogeno può esercitare la sua azione benefica nell'AD tramite il blocco dell'infiammazione associata alla neurodegenerazione. In questo studio analizzeremo anche se alcuni farmaci estrogenici utilizzati in menopausa mimano l'azione dell'ormone sull'infiammazione e se quindi potranno essere considerarti come possibili candidati per la terapia preventiva di donne AD.

Pubblicazioni Scientifiche

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.