Degenerazione dei motoneuroni nella Atrofia Muscolare Spinale e Bulbare. Approcci molecolari per contrastare la neurotossicità del recettore degli androgeni mutato

  • 4 Anni 2014/2018
  • 244.700€ Totale Fondi
L'atrofia muscolare spinale e bulbare (SBMA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita progressiva di specifici neuroni, chiamati motoneuroni, responsabili della contrazione dei muscoli che controllano movimento, linguaggio, deglutizione e respirazione. La malattia si manifesta con una paralisi progressiva che coinvolge i muscoli volontari, con esito fatale in pochi anni dalla comparsa dei sintomi. Dal punto di vista molecolare, la SBMA è una malattia ereditaria dovuta a una mutazione del gene che codifica per il recettore degli androgeni, ormoni maschili il cui componente principale è il testosterone. Studi recenti condotti in modelli animali e cellulari di SBMA hanno suggerito un nuovo approccio terapeutico basato proprio sul testosterone, che si è dimostrato efficace nel modulare l'effetto neurotossico del recettore mutato. Obiettivo di questo progetto è andare a fondo dei meccanismi molecolari che sono alla base della neurotossicità: l’ipotesi più accreditata è che i motoneuroni dei pazienti affetti da SBMA presentino un difetto nel processo di degradazione delle sostanze tossiche noto come autofagia, con un conseguente accumulo della proteina tossica. In questo studio cercheremo di individuare il preciso passaggio della via autofagica compromesso nella malattia, nonché potenziali strategie molecolari e farmacologiche per favorire l’eliminazione del recettore mutato da parte dei motoneuroni.

Pubblicazioni Scientifiche

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