L’iniziativa, che le due Fondazioni si impegnano a portare avanti anche in futuro, è dedicata a chiarire quegli aspetti ancora oscuri del genoma umano potenzialmente responsabili di malattie rare.
Giunto alla terza edizione, il bando di Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon ha portato alla selezione di 14 nuovi progetti di ricerca, per un totale di 3,2 milioni di euro e di 22 gruppi di ricerca coinvolti.
Sale così complessivamente a quasi 14 milioni di euro l’investimento congiunto da parte delle due Fondazioni, che ha portato al finanziamento di 59 progetti di ricerca che hanno coinvolto 90 centri di ricerca italiani.
Un bando ispirato a un’iniziativa dell’NIH
Questa iniziativa, ispirata a un programma dei National Institutes of Health (NIH) americani, mira proprio a “illuminare la porzione più oscura del genoma umano”, invitando i ricercatori a studiare aspetti genetici e meccanismi molecolari ancora in gran parte sconosciuti o scarsamente compresi, ma che rappresentano un potenziale per lo sviluppo di nuove terapie per le malattie rare.
In particolare, i progetti dovevano focalizzarsi sullo studio dei cosiddetti bersagli T-dark, per i quali non sono note informazioni sulla struttura, sulla funzione e sulla interazione con molecole e farmaci.
Nonostante il genoma umano sia stato sequenziato completamente, di molti geni e delle proteine da loro codificate sappiamo infatti ancora poco. Basti pensare che delle 4500 proteine umane ritenute dei possibili bersagli farmacologici, soltanto 700 sono attualmente nel mirino di farmaci approvati: significa cioè che tra tutte le altre, oltre l’80 per cento, potrebbero esserci proteine adatte a essere oggetto di studio per mettere a punto nuove terapie, ma per motivi diversi non vengono studiate.
I progetti finanziati
Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei centri di ricerca coinvolti, la maggior parte – 14 su 22 – si trova in Lombardia; gli altri sono dislocati in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte e Toscana. Tra le patologie oggetto di studio ci sono alcune forme di distrofia muscolare come quella di Duchenne e la facio-scapolo omerale, malattie del sangue quali l’emocromatosi, la teleangiectasia emorragica e la talassemia, ma anche disturbi del neurosviluppo e tumori rari.
Le proposte di progetto presentate da enti di ricerca italiani non profit, pubblici o privati sono state complessivamente 77. Di queste, 69 sono state ritenute idonee e sottoposte al processo di valutazione, affidato a una commissione medico-scientifica di 15 scienziati di caratura internazionale provenienti da tutto il mondo e presieduta dal dr. Massimo Pandolfo della Mc Gill University di Montreal (Canada).
Per la valutazione dei progetti è stato usato il metodo di peer-review, o revisione tra pari, che indica la valutazione critica che un lavoro o una pubblicazione riceve da parte di specialisti aventi competenze analoghe a quelle di chi li presenta, a garanzia della trasparenza e della correttezza della valutazione.
“Siamo orgogliosi di questa iniziativa in collaborazione con Fondazione Cariplo, che rappresenta un contributo concreto all’avanzamento della ricerca scientifica nel nostro Paese. Anche nella terza edizione abbiamo raccolto tante proposte in ambiti della genetica finora inesplorati che potrebbero contribuire a chiarire aspetti ancora sconosciuti di diverse malattie rare - ha dichiarato Celeste Scotti, direttore della Ricerca e Sviluppo di Fondazione Telethon. Continuare a supportare la ricerca di base è fondamentale, perché solo così si possono fornire risposte alle tante domande ancora aperte e provare a individuare nuovi approcci terapeutici. Ed è per questo che ribadiamo il nostro impegno a proseguire con questa partnership per far avanzare l’innovazione”.
Giovanni Azzone, Presidente Fondazione Cariplo: "Sostenere la ricerca scientifica è il modo per aiutare molte persone che soffrono. Sembrano mondi distanti, invece tra un ricercatore impegnato in laboratorio e un malato la distanza è molto ravvicinata. Dal successo del primo dipende spesso la vita dell'altro. Questo ha ancora più valore quando si fa ricerca sulle malattie rare che colpiscono moltissime persone. La collaborazione tra Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon entra perfettamente nelle linee di attenzione che ci siamo dati nei confronti degli ultimi, dei più fragili; quelle persone che in diversi ambiti, sia la povertà, la disabilità o la malattia a volte perdiamo di vista".
I vincitori
Ecco l’elenco dei vincitori del bando:
- Stefano Biffo (Università di Milano): “DALRD3 e traduzione: luce su un T-Dark?”.
- Antonella Nai (Università Vita-Salute San Raffaele): “Studio del ruolo della ATP sintasi ATP5MGL nella beta-talassemia".
- Alessia Pagani (Università Vita-Salute San Raffaele): “Studio del ruolo della proteina kielin/cordin-like nella regolazione della epcidina e della sua rilevanza nell'emocromatosi giovanile 2A”.
- Montserrat Climent Salarich (Università Humanitas) e Fabio Giuseppe Pagella (Policlinico San Matteo di Pavia): “Ripristinare vasi instabili: caratterizzazione di nuovi bersagli molecolari per combattere la telangiectasia emorragica ereditaria”.
- Nicolò Caporale (Università di Milano) ed Emanuele Villa (Human Technopole): “Coinvolgimento di SP5 nella patogenesi dell'iperplasia surrenalica congenita: dalla mappatura molecolare ai nuovi bersagli terapeutici”.
- Stefano Ricagno (Università di Milano) e Mario Nuvolone (Università di Pavia): “Un gene due malattie: il ruolo patologico del gene IGLV1-44 nell’amiloidosi da catene leggere e nella sindrome POEMS”.
- Eugenio Fornasiero (Università di Trieste): “Identificazione delle funzioni molecolari di CCDC32: un tDARK associato a disabilità intellettiva sindromica non specifica e ad altre anomalie congenite”.
- Michela Ori (Università di Pisa): “Studio funzionale del gene ZNF865 associato a una patologia orfana caratterizzata da anomalie del neurosviluppo”.
- Alice Giustacchini (Human Technopole) e Ruggiero Norfo (Università di Modena e Reggio Emilia): “Studio del ruolo del partner di fusione LNP1 nella leucemia mieloide acuta con riarrangiamento di NUP98”.
- Rossella Ginevra Tupler (Università di Modena e Reggio Emilia) e Matteo Chiara (Università di Milano): “Caratterizzazione funzionale della famiglia genica FRG2 nel contesto della distrofia muscolare facio-scapolo-omerale".
- Saverio Marchi (Università Politecnica delle Marche) e Massimo Bonora (Università di Ferrara): “Caratterizzazione funzionale della proteina mitocondriale CCDC58 e suo ruolo nell’aciduria 3-metilglutaconica di tipo 9”.
- Metello Innocenti (Università di Milano Bicocca) e Angelo Marzano (Università di Milano): “Studio del ruolo di SOWAHC nella istiocitosi a cellule di Langerhans”.
- Giovanni Perini (Università di Bologna): “Caratterizzazione funzionale di PRR12 nella sindrome neurooculare attraverso un approccio multiomico”.
- Giuseppina Caretti (Università di Milano) e Fabio Penna (Università di Torino): “Studio sul ruolo della proteina PERM1 nella regolazione trascrizionale del metabolismo ossidativo nella distrofia muscolare di Duchenne”.