Immacolata Andolfo si è laureata nel 2006 in Biotecnologie Mediche, ha conseguito il titolo di specialista in Genetica Medica nel 2011 ed il titolo di dottore di ricerca in Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche nel 2017. Oggi è ricercatrice di tipo B (assistant professor) di Genetica Medica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche. È, inoltre, responsabile della fase analitica dell’Unità di Genetica delle malattie dell’età evolutiva presso l’istituto CEINGE, biotecnologie avanzate, Napoli.

Dal 2012 il suo interesse maggiore è lo studio delle basi genetiche delle malattie mendeliane e, in particolare, delle anemie ereditarie causate da difetti del trasporto ionico di membrana, principalmente delle stomatocitosi ereditarie. Negli anni 2012-2014 ha, infatti, contribuito in prima persona all’identificazione dei geni causativi di queste condizioni genetiche, quali PIEZO1, ABCB6 e KCNN4, diventando scienziata leader in questo ambito.

Negli ultimi anni ha espanso il suo campo di ricerca al metabolismo del ferro e al legame con le alterazioni del trasporto ionico di membrana anche a livello epatico. In collaborazione con il vincitore del premio Nobel per la Medicina e Fisiologia 2021, Ardem Patapoutian, ha, infatti, identificato un nuovo ruolo del gene PIEZO1 (causativo della stomatocitosi ereditaria in forma deidrata, DHS) come regolatore del metabolismo del ferro.

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