Francesco De Logu è nato a Grosseto il 22 Giugno 1985. Nel 2013 ha conseguito una laurea magistrale cum laude in biologia molecolare presso l’Università degli Studi di Firenze e, nel 2018,. un dottorato di ricerca in scienze cliniche e terapia del dolore, sempre all’Università di Firenze.


È stato assegnista di ricerca e successivamente ricercatore a tempo determinato in Farmacologia presso il laboratorio di Farmacologia Clinica e Oncologia Sperimentale (Dipartimento di Scienze della Salute) dell’Università di Firenze. Nel 2021 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per il settore concorsuale 05/G1 (Farmacologia, Farmacologia Clinica e Farmacognosia), seconda fascia (professore associato). Nel 2022 ha vinto il concorso per ricercatore a tempo determinato in Farmacologia presso l’Università di Firenze. Ricopre il ruolo di coordinatore dell’Advanced Bioimaging Research Unit e di coordinatore scientifico del laboratorio congiunto “ InNovaTivE dRugs CEll-sPecific Targeting – INTERCEPT” fra il Dipartimento di Scienze della Salute e FloNext Srl.


L’attività di De Logu si è basata principalmente nello studio dei meccanismi cellulari coinvolti nella produzione e mantenimento del dolore cronico. Particolare attenzione è stata dedicata allo studio di una classe di recettori canale, i Transient Receptor Potential (TRP), espressi in sottopopolazioni di neuroni sensitivi primari e cellule gliali coinvolti nella percezione e trasmissione del dolore. La sua ricerca ha contribuito alla identificazione delle vie di segnale che attivano il canale TRP ankyrin 1 (TRPA1) espresso nelle cellule di Schwann e della cascata di eventi associata a questa attivazione che sviluppa e mantiene nel tempo l’ipersensibilità agli stimoli meccanici e termici. Recentemente, insieme ad un gruppo di collaboratori internazionali ha contribuito a rivelare il meccanismo con il quale il Calcitonin Gene Related Peptide (CGRP), neuropeptide espresso e liberato dai terminali cutanei trigeminali, genera il dolore emicranico attraverso l’attivazione del suo recettore nell’adiacente cellula di Schwann.  È autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali peer-reviewed (h-index 21), e vanta numerose collaborazioni nazionali e internazionali.

Durante l'università, lavoravo duramente nel periodo estivo come bagnino per pagarmi gli studi: il mio sogno era diventare un giorno un ricercatore per fare qualcosa di buono per gli altri. Adesso passo le mie giornate a fare esperimenti, analizzare dati e pensare a nuovi progetti e faccio tutto questo sempre con il mio migliore sorriso. Credo fortemente che l’Italia sia un grande bacino pieno delle migliori menti, credo che il futuro della ricerca sia in noi giovani e credo che "la ricerca scientifica, benché quasi costantemente guidata dal ragionamento, è pur sempre un'avventura" (Louis De Broglie).

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