Nato nel 1982 a Bologna, Alessio Cantore si è laureato in Biotecnologie all’Università di Bologna nel 2004; in seguito si è specializzato in Biotecnologie mediche molecolari e cellulari presso l’Università Vita Salute San Raffaele di Milano nel 2006. Presso lo stesso ateneo, dopo un periodo di ricerca all’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (SR-Tiget), ha conseguito nel 2013 il dottorato di ricerca in Biologia molecolare e cellulare, titolo co-conferito anche dall’Università britannica Open University. Attualmente è Project Leader presso l’SR-Tiget: la sua attività di ricerca è incentrata sulla terapia genica diretta al fegato in particolare con vettori lentivirali, derivati cioè dal virus HIV. Negli anni si è dedicato principalmente all’ingegneria genetica di questi vettori, al fine di renderli sempre più efficaci e sicuri nel trasferimento di geni terapeutici, in diversi ambienti biologici e modelli sperimentali. In particolare, Alessio Cantore sta studiando come applicare questa strategia terapeutica a una malattia ereditaria del sangue, l’emofilia, dovuta alla carenza di una proteina immessa dal fegato nel sangue e fondamentale per il processo della coagulazione e ad altre malattie del metabolismo epatico. Obiettivo della sua linea di ricerca è fornire alle persone affette da queste malattie una versione funzionante del gene che in loro è difettoso attraverso un vettore capace di raggiungere il fegato. Questo approccio terapeutico è oggi vicino alla sperimentazione clinica nell’uomo.

Ho scelto di fare il ricercatore perché la scienza mi affascina sin da bambino e in particolare l’ingegneria genetica, che ho approfondito come interesse a partire dai miei studi universitari, e perché credo che il progredire delle conoscenze in questo ambito si traduca in un miglioramento della medicina e in una prospettiva concreta di cura per tante malattie genetiche

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