Valutazione preclinica di un approccio di terapia genica per la beta talassemia

  • 3 Anni 2006/2009
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Le talassemie sono malattie genetiche dovute a mutazioni nei geni che codificano per le catene a e ß dell’emoglobina, e rappresentano le patologie monogeniche più diffuse al mondo. La forma più grave di ß-talassemia, la talassemia major o morbo di Cooley, causa una grave anemia che può risultare mortale nel primo anno di vita, se non trattata con un regolare regime trasfusionale. Attualmente, l’unica cura per questa malattia è fornita dal trapianto di midollo da donatore HLA-compatibile, ma la disponibilità di un donatore compatibile è limitata a circa il 30% dei pazienti. Come terapia alternativa è stata proposta la terapia genica, che prevede il trasferimento del gene nelle cellule staminali ematopoietiche (CSE) e la sua espressione nella progenie eritroide. La recente scoperta dei vettori lentivirali (LV) e l’ottimizzazione dei protocolli di trasduzione delle CSE ha dato come risultato la sintesi di livelli terapeutici di ß-globina in cellule talassemiche murine ed umane. Scopo di questo progetto è fornire dati sperimentali di efficacia e biosicurezza per permettere una valutazione di fattibilità di applicazione clinica. I LV esprimenti ß-globina verrano implementati per studiarne il potenziale terapeutico nei modelli murini di talassemia intermedia e major, e per la correzione del fenotipo in cellule del midollo osseo ottenute da un numero significativo di pazienti talassemici. Inoltre, verrà studiata l’efficacia e la biosicurezza di un vettore codificante per un gene di selezione in vivo delle CSE trasdotte, al fine di ridurre la necessità di mieloablazione del midollo ricevente. Dai risultati di questo studio emergerà il razionale per delineare e proporre una strategia di terapia genica per la ß- talassemia.

Pubblicazioni Scientifiche

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