Una possibile terapia farmacologica per contrastare la perdita di massa muscolare nella distrofia di Duchenne

  • 1 Anni 2013/2014
  • 103.900€ Totale Fondi
La distrofia muscolare di Duchenne è una malattia genetica che colpisce 1 su 3500 maschi e si manifesta con una progressiva perdita di massa e funzionalità dei muscoli. Ad oggi non esiste una cura efficace, sebbene si stiano sperimentando diversi approcci cellulari, virali e farmacologici. Una delle strategie recentemente intraprese per alleviare i sintomi della malattia è di contrastare la perdita di massa muscolare inducendo un aumento delle dimensioni del muscolo (ipertrofia), migliorandone così la funzionalità. Per farlo si possono ridurre i livelli di miostatina, una proteina che normalmente serve per controllare e ridurre la crescita del muscolo: topi privi miostatina mostrano infatti una notevole ipertrofia muscolare, nota come double muscling (raddoppio del muscolo). Nel nostro laboratorio abbiamo identificato una proteina, chiamata BRD4, che attiva la produzione di miostatina. Recentemente è stata sviluppata la piccola molecola JQ1, un inibitore di BRD4 che ne blocca l’azione su diversi geni, tra cui proprio la miostatina. Trattando cellule muscolari coltivate in laboratorio con JQ1 si osserva un aumento del loro diametro e una diminuzione dei livelli di miostatina. Obiettivo di questo progetto è studiare l’effetto di JQ1 in un modello murino di distrofia di Duchenne, per valutarne l’effetto sulle dimensioni dei muscoli e sul ripristino di funzionalità. Questa molecola è al momento in fase di studio come agente antitumorale, ma potrebbe rivelarsi utile per contrastare la perdita di massa muscolare associata a diverse malattie degenerative, tra cui la distrofia di Duchenne.

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