Trial randomizzato controllato multicentrico in doppio cieco con acido ascorbico verso placebo nel trattamento della Malattia di Charcot-Marie-Tooth tipo 1A (CMT1A)

  • 2 Anni 2005/2007
  • 50.000€ Totale Fondi
La malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT), pur essendo classificata tra le malattie “rare”, e' la piu' frequente malattia neuromuscolare ereditaria. Per tale neuropatia non esiste trattamento farmacologico. Il sottotipo piu' comune e' la CMT1A, dovuta ad una eccessiva produzione della proteina della mielina periferica PMP22. Esistono modelli animali transgenici che riproducono la malattia umana. Uno studio recente ha dimostrato che topi CMT1A trattati con acido ascorbico (AA, la comune Vitamina C), rispetto a topi non trattati, hanno una neuropatia molto meno grave sia clinicamente che allanalisi morfologica dei nervi; addirittura alcuni parametri clinici migliorano rispetto allinizio del trattamento. Ulteriori esperimenti confermano che lacido ascorbico riduce lespressione della PMP22. LAA e' un composto facilmente disponibile e privo di effetti collaterali significativi. Ci si propone quindi di verificare se lAA e' efficace nella malattia umana mediante uno studio multicentrico controllato randomizzato in doppio cieco verso placebo. Saranno reclutati 200 pazienti che verranno trattati con AA (1 grammo al giorno) o placebo per 2 anni. Valutazioni cliniche (secondo scale di impairment, disabilita', e qualita' della vita validate a livello internazionale) ed elettrofisiologiche saranno effettuate allinizio della terapia e a intervalli successivi (6-12-18-24 mesi). Un sottogruppo di pazienti effettuera' una piccola biopsia di cute, per la conta delle fibre nervose cutanee, allinizio ed al termine del trattamento. Il confronto dei vari parametri tra pazienti che trattati con AA e quelli che assumono placebo permettera' di verificare lefficacia della terapia. Lo studio consentira' di raggiungere una conclusione definitiva sullefficacia di una terapia economica per una delle piu' frequenti malattie ereditarie neuromuscolari, e di definire e verificare un protocollo di studio, applicato in modo omogeneo in una rete di centri coordinati, per futuri trial terapeutici.

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