Terapia per la malattia di Fabry basata sull’editing genetico nel fegato senza l’utilizzo di nucleasi.

  • 3 Anni 2021/2024
  • 231.605€ Totale Fondi

La malattia di Fabry (FD) è un disordine metabolico legato al cromosoma X, causato da mutazioni genetiche a carico del gene galactosidasi A (GLA). I primi sintomi insorgono precocemente durante l’infanzia (2 anni di vita) e l’adolescenza, e sono caratterizzati dall’accumulo sistemico di glicosfingolipidi nei lisosomi, con una progressiva insufficienza multiorgano, dall’esito in molti casi fatale. L’unica cura é la somministrazione dell’enzima GLA sintetico (prodotto in laboratorio), chiamata terapia enzimatica sostitutiva (ERT). Questa terapia ha però diverse limitazioni, tra cui lo sviluppo di anticorpi diretti contro l’enzima artificiale, riducendo notevolmente l’efficacia terapeutica. Inoltre, ERT é molto costosa, all’incirca €200.000 all’anno per un singolo paziente.
Lo scopo della nostra ricerca è modificare permanentemente il DNA degli epatociti, in modo da produrre alti livelli di enzima che possono entrare nel sangue e raggiungere tutti gli organi, convertendo il fegato in una bio-fabbrica. Gli organi ammalati riceveranno l’enzima circolante come avviene nel ERT. Per dimostrare l’efficacia del trattamento useremo un modello murino della malattia di Fabry che ricapitola molto bene i sintomi umani. Testeremo la procedura in culture di epatociti umani e poi in topi chimerici che hanno epatociti umani nel loro fegato. Questi risultati saranno molto importanti per dimostrare la fattibilità dell’approccio all’uomo. I nostri dati preliminari sono molto incoraggianti e ci aspettiamo che l’editing genetico senza nucleasi sarà in grado di curare il modello animale della malattia di Fabry. Questi dati saranno cruciali per supportare l’uso clinico di quest’approccio, riducendo notevolmente i costi e le limitazioni delle terapie disponibili.

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