Sviluppo di farmaci in grado di promuovere la degradazione cellulare della proteina prionica

  • 3 Anni 2021/2024
  • 237.000€ Totale Fondi

Le malattie da prioni sono rare patologie neurodegenerative che colpiscono l'uomo e altri mammiferi. Questi disordini possono essere trasmessi per via genetica o infettiva, e sono stati responsabili dell’epidemia di encefalopatia spongiforme bovina, nota come malattia della mucca pazza, che colpì principalmente l'Europa alla fine degli anni '90. Le malattie da prioni sono causate dalla conversione di una normale proteina espressa principalmente sulla superficie delle cellule nervose, chiamata PrP, in una forma aberrante, chiamata PrPSc. Una volta formata, PrPSc si comporta come un agente infettivo (prione), in grado di propagarsi inducendo la conversione di altre molecole di PrP, accumulandosi in grandi ammassi e danneggiando il cervello. Sebbene non siano attualmente disponibili cure per queste patologie, dati recenti hanno suggerito che ridurre l'espressione della forma normale della proteina PrP potrebbe rappresentare una valida strategia terapeutica. Il nostro gruppo ha sviluppato una nuova tecnologia, denominata PPI-FIT, per identificare farmaci in grado di ridurre selettivamente i livelli di proteine bersaglio. Grazie a questa tecnologia abbiamo identificato una molecola capace di diminuire i livelli di PrP e bloccare la replicazione di PrPSc nelle cellule. Tuttavia, questo composto deve essere ulteriormente sviluppato prima di essere somministrabile in sicurezza a pazienti. Il progetto intende perseguire proprio questo obiettivo. I risultati potrebbero fornire una preziosa risorsa farmacologica per il trattamento delle malattie da prioni, nonché di patologie del sistema nervoso molto più diffuse, come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson, per le quali è stato recentemente identificato un ruolo dannoso per la proteina PrP.

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