Studio delle interazioni sacsina – RNA e loro ruolo nello sviluppo dell’ARSACS

  • 1 Anni 2024/2025
  • 49.991€ Totale Fondi

Questo progetto è stato finanziato grazie al Bando Fall Seed Grant 2023 dall'Associazione Arsacs

 

 

L'atassia spastica autosomica recessiva di Charlevoix-Saguenay (ARSACS) è una malattia neurodegenerativa, principalmente caratterizzata da atassia cerebrale, una progressiva spasticità e neuropatia periferica. La malattia è causata da mutazioni a carico del gene SACS, con conseguente alterazione della produzione e della funzione della proteina sacsina. L’ARSACS si manifesta in età pediatrica e progredisce rapidamente negli anni. Ad oggi non vi sono trattamenti specifici per i pazienti con ARSACS, in primis per una conoscenza ancora parziale circa le funzioni molecolari della sacsina e dei meccanismi nei quali è coinvolta. I ricercatori hanno vagliato attentamente la letteratura scientifica e clinica e hanno osservato che molti sintomi presenti nei pazienti con ARSACS sono comuni a quelli osservati in pazienti affetti da altre malattie neurodegenerative, suggerendo che queste malattie possono avere in comune anche aspetti molecolari. Partendo da queste osservazioni, i ricercatori hanno ipotizzato che, come per altre malattie neurodegenerative, la tossicità cellulare che contribuisce al danno in ARSACS possa essere dovuta ad alterazioni delle interazioni di sacsina con altre molecole biologiche. Nello specifico, sacsina potrebbe legare molecole di RNA, note anche come “trascritti”, in quanto esse sono di fatto copie di parti del genoma (DNA). Come molte altre proteine di gigantesche dimensioni, la sacsina è però una proteina difficile da studiare, per cui sono richieste tecnologie più complesse ed efficienti. I ricercatori vogliono dunque dimostrare questa interessante ipotesi usando un modello cellulare della malattia ARSACS e investigare come la formazione di interazioni scorrette di sacsina con le molecole di RNA sia connessa con la morte cellulare. Questo studio porterà allo sviluppo di una linea di ricerca innovativa che si prefigge anzitutto di comprendere i meccanismi alla base della patologia per poi sviluppare strategie in grado di ristabilire le interazioni fisiologiche di sacsina nelle cellule, evitando quindi la tossicità e il danno cellulare, per prevenire lo sviluppo e/o la progressione della malattia nei pazienti con ARSACS. Sviluppare questa conoscenza contribuirà ad aprire allo sviluppo di strategie terapeutiche nuove.

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