Studio del ruolo di SOWAHC nella istiocitosi a cellule di Langerhans 

  • 2 Anni 2024/2026
  • 250.000€ Totale Fondi

Questo progetto è stato approvato per il finanziamento - è ancora in corso la procedura di attivazione amministrativa

Questo progetto è stato finanziato grazie al Bando Congiunto Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon 2023

 

La istiocitosi a cellule di Langerhans (ICL) è una rara neoplasia mieloide infiammatoria che colpisce i bambini, ma può verificarsi anche negli adulti. Presenta manifestazioni cliniche che vanno da singole lesioni indolenti a una malattia sistemica multipla fatale. La ICL può colpire diversi tessuti in cui si accumulano cellule immunitarie anomale simili alle cellule dendritiche (DC), producendo lesioni granulomatose. Queste cellule mostrano una persistente sopravvivenza e una ridotta mobilità, ma le alterazioni genetiche note spiegano solo una frazione dei casi. Pertanto, non è possibile prevedere le relazioni tra mutazioni genetiche e caratteristiche cliniche, risposta alla terapia ed esito dell'ICL. Per consentire ai pazienti una gestione efficace della malattia occorre rispondere a domande quali: 1) Qual è il meccanismo che guida la ICL quando le DC anomale non presentano alterazioni genetiche? 2) Questi meccanismi sono attivi in tutti i pazienti? 3) Possono essere sfruttati per prevedere le manifestazioni cliniche, la valutazione del rischio e la risposta alla terapia? Tuttavia, ciò richiede studi multidisciplinari che vanno oltre le capacità dei singoli laboratori. Abbiamo così costituito un team multicentrico con competenze all'avanguardia nella biologia delle cellule tumorali, nell'immunologia e negli approcci clinici alla ICL, al fine di investigare il ruolo della proteina SOWAHC in questa malattia. Il progetto si basa su dati preliminari che mostrano che SOWAHC, regolando i riarrangiamenti del citoscheletro cellulare, potrebbe consentire di scoprire nuovi trattamenti per la ICL che ribilancino la sopravvivenza e la migrazione delle DC. Il progetto si avvale di studi cellulari e molecolari, di modelli murini, di un’ampia biobanca di tessuti di pazienti e di tecnologie avanzate di imaging e genomiche. Questo studio costituirà un importante passo avanti verso una migliore valutazione del rischio e opzioni terapeutiche innovative per i pazienti affetti da ICL. 

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