Ruolo dell’ATP quale neurotrasmettitore del dolore nell’emicrania

  • 2 Anni 2004/2006
  • 183.000€ Totale Fondi
L'emicrania ha una forte compenente genetica e consiste in attacchi ricorrenti di sintomi neurologici assieme a intensa cefalea per 1-3 giorni. Seppure sia possibile una prevenzione farmacologica e con cambiamenti di stile di vita, tale approccio e' spesso inefficace e giustifica la ricerca di nuovi farmaci contro la cefalea. Il nostro progetto desidera identificare i meccanismi alla base del dolore emicranico con lo scopo ultimo di sviluppare nuovi farmaci. A tale fine studieremo come i neuroni del ganglio trigeminale responsabili della cefalea possano diventare piu' sensibili a segnali dolorosi indotti dal neurotrasmettitore ATP che si lega a proteine di membrane ("recettori") di tali cellule. Proponiamo di studiare la possibilita' che sostanze liberate da cellule cerebrali poco prima dell'attacco di cefalea alterino la normale funzione dei recettori ATP inducendo un persistente segnale doloroso. Per tale scopo useremo modelli in vitro di neuroni trigeminali in coltura per svelare se ci sia una disfunzione nell'operativita' dei recettori ATP. Applicheremo sperimentalmente quelle sostanze che vengono liberate subito prima dell'insorgenza della cefalea e studieremo come esse alterino le proprieta' dei recettori ATP specialmente quei processi molecolari che permettono ai recettori di restare persistentemente attivi. Inoltre, usando neuroni trigeminali di topi geneticamente modificati per esprimere una forma ereditaria di emicrania, esamineremo la funzione dei loro recettori ATP in confronto a quelli normali. Riteniamo che il nostro progetto sia utile per comprendere meccanismi alla base della cefalea emicranica che faciliteranno lo sviluppo di nuovi farmaci e per mettere a punto metodologie innovative per testare diversi approcci terapeutici per l'emicrania.

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