Ruolo della prolil isomerasi Pin1 nella malattia di Huntington

  • 1 Anni 2006/2007
  • 180.400€ Totale Fondi
La malattia di Huntington è una patologia neurodgenerativa ereditaria che tipicamente si manifesta durante la mezza età e che colpise circa un individuo su 10000. I pazienti manifestano severi sintomi neurologici che peggiorano gradualmente con l’età: dopo circa dieci anni dall’insorgenza della malattia i pazienti perdono le capacità intellettive e richiedono una assistenza totale. La morte avviene comunemente per asfissia o infarti del miocardio. Il gene responsabile della malattia è stato identificato circa dieci anni fa e da allora la ricerca ha fatto enormi progressi nel chiarire i meccanismi molecolari e cellulari alla base della malattia. La degenerazione nervosa che si osserva nella malattia di Huntigton è il risultato della morte dei neuroni in particolari aree del cervello, indotta dalla proteina mutata Huntingtina. Questa, che nella forma normale protegge i neuroni dagli effetti degli stress, quando è mutata acquisisce proprietà tossiche ed induce la morte dei neuroni. Degno di nota è il fatto che recentemente il fattore di trascrizione p53, ben noto come “guardiano del genoma” per il suo ruolo di induttore della morte cellulare in risposta a molti tipi di stress, viene attivato dalle forme mutate di Huntingtina e ne media gli effetti dannosi. Il nostro gruppo di ricerca ha dimostrato recentemente che la proteina Pin1 regola le funzioni di p53, in particolare quelle associate alla morte cellulare. In questo progetto ci proponiamo di studiare il ruolo di Pin1 nel regolare le funzioni neuroprotettive della forma normale di Huntingtina e di potenziare gli effetti tossici associati alle forme mutate della proteina. Confidiamo che i nostri risultati contribuiranno ad una migliore comprensione dei meccanismi alla base della malattia e porterrano all’identificazione di nuovi fattori coinvolti. Questi fattori potranno quindi rappresentare nuovi potenziali bersagli per lo sviluppo di approcci terapeutici contro questa devastante malattia.

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