Ruolo del gene Kctd20 nella patogenesi della sindrome di Phelan McDermid

  • 2 Anni 2023/2025
  • 250.000€ Totale Fondi

Questo progetto è stato finanziato grazie al Bando Congiunto Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon 2021

 

La sindrome di Phelan McDermid (PMS) è una malattia rara e incurabile, generalmente sottovalutata dai finanziamenti pubblici e dalle grandi aziende farmaceutiche. La PMS è caratterizzata da disabilità intellettiva, tratti autistici e sintomi neuropsichiatrici. Sono stati segnalati più di 1500 casi in tutto il mondo, ad oggi è considerata una causa relativamente comune di autismo e disabilità intellettiva, rappresentando tra lo 0,5%-2,0% dei casi. La mancanza di terapie efficaci per la PMS sottolinea l'urgenza di identificare i meccanismi patogenetici alla base del disturbo. Attraverso sequenziamento del RNA abbiamo riscontrato una riduzione significativa dell'espressione del gene Kctd20 nella corteccia e nello striato di cervello di topi privi di Shank3 (Shank3 KO), utilizzati come modello animale di PMS. Kctd20 è un gene poco studiato che sembra avere un ruolo nell'attivazione di AKT, una proteina importante per il funzionamento dei neuroni. La nostra ipotesi è che la ridotta espressione di Kctd20 dovuta all'assenza di Shank3 causi un eccesso di inattivazione di AKT, e che questo porti alle alterazioni comportamentali e funzionali riscontrate nei topi Shank3 KO. In questo progetto ci proponiamo di caratterizzare Kctd20, la cui funzione è ancora sconosciuta, soprattutto nei neuroni. Lo studio proposto stabilirà la relazione tra i difetti funzionali e cognitivi associati alle sindromi SHANK3-correlate e l'espressione e la funzione molecolare di Kctd20, aprendo la strada a possibili approcci terapeutici per la PMS. Inoltre, la definizione delle attività molecolari di Kctd20 sarà importante non solo per i pazienti affetti da PMS o da delezione di SHANK3, ma rivelerà anche maggiori informazioni sulla rete di geni necessari per il corretto sviluppo del sistema nervoso e, in ultima analisi, sarà di aiuto anche per la ricerca sui disturbi dello spettro autistico.

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