PATOLOGIA MOLECOLARE DI MUTAZIONI DELL’APOLIPOPROTEINA B E DELLA PROTEINA MICROSOMIALE DI TRASFERIMENTO DEI TRIGLICERIDI NELLA IPOBETALIPOPROTEINEMIA FAMILIARE

  • 2 Anni 2005/2007
  • 96.600€ Totale Fondi
L' Ipobetalipoproteinemia Familiare (FHBL) è una malattia genetica caratterizzata da bassi livelli plasmatici di colesterolo ed di alcune lipoproteine contenenti l’apolipoproteina B (apoB) come principale componente proteica. L’ FHBL viene trasmessa in modo co-dominante; gli individui affetti hanno il 50% di probabilità di trasmettere la malattia alla generazione successiva. I soggetti con FHBL arrivano all’osservazione clinica per la presenza di una malattia del fegato dovuta ad accumulo di grassi (steatosi epatica) talvolta associata a moderato difetto di assorbimento intestinale dei lipidi della dieta. La FHBL può essere dovuta a mutazioni del gene dell’apoB o di altri geni non ancora identificati. Le mutazioni del gene apoB determinano diversi tipi di alterazioni della proteina apoB che perde la sua capacità di formare lipoproteine sia nel fegato che nell’intestino e quindi di esportare i lipidi da questi organi. Queste alterazioni determinano l’accumulo di grassi nel fegato (steatosi epatica) e nell’intestino. La steatosi epatica può evolvere verso più gravi malattie croniche del fegato come la steatoepatite. Lo scopo di questo progetto e’ quello di studiare l’effetto biologico di nuove mutazioni del gene apoB che abbiamo trovato durante lo studio di 53 pazienti con FHBL e steatosi epatica. Inoltre si cercherà di stabilire se mutazioni del gene MTP, un altro gene coinvolto nella formazione delle lipoproteine nel fegato e nell’intestino, siano la causa di alterazioni dei lipidi plasmatici e delle manifestazioni cliniche simili a quelle che si presentano nei pazienti FHBL portatori di mutazioni del gene apoB. I risultati di questo studio ci potranno consentire di chiarire i meccanismi molecolari alla base della FHBL e forniranno le basi per futuri trattamenti volti a prevenire l’accumulo di grassi nel fegato ed il rischio di sviluppare malattie epatiche croniche.

Pubblicazioni Scientifiche

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