• 2 Anni 2006/2008
  • 100.170€ Totale Fondi
L'osteopetrosi è una malattia dello scheletro che spesso induce grave sofferenza e morte precoce. Essa è dovuta alla inattività di cellule ossee, denominate osteoclasti, le quali normalmente rimuovono la matrice ossea permettendo la sua sostituzione con osso nuovo e garantendo così le normali funzioni dello scheletro. La carenza degli osteoclasti causa la persistenza di osso vecchio, l'aumento della densità ossea e l'ostruzione delle cavità interne contenenti organi vitali quali il midollo osseo e il sistema nervoso. I pazienti soffrono anche di bassa statura, numerose deformità e fratture patologiche che si uniscono a carenze ematologiche e nervose. Attualmente non esistono cure farmacologiche efficaci per combattere tale malattia. Le forme maligne sono trattate con trapianto di midollo, il quale però è efficace in meno del 50% dei pazienti e, in coloro che sopravvivono, non elimina sintomi quali la bassa statura e il deterioramento della vista. Nella nostra proposta noi intendiamo studiare nuovi trattamenti che saranno verificati su modelli cellulari e animali. Per le forme maligne, intendiamo sviluppare un metodo per iniettare nei pazienti precursori degli osteoclasti ed effettuare quindi una terapia cellulare. Queste cellule potrebbero migliorare l'esito del trapianto di midollo osseo ovvero permettere un miglioramento in pazienti che non possono essere trapiantati o in cui il trapianto è fallito. Circa il 70% dei pazienti con forme meno gravi hanno mutazioni in un singolo allele del gene denominato CLCN7. Noi intendiamo eliminare l'allele mutato utilizzando una nuova tecnologia detta "RNA interference", lasciando intatto l’allele non mutato, il quale dovrebbe essere sufficiente per ripristinare una condizione di normalità. Ci aspettiamo che questo progetto fornisca informazioni sulla fattibilità di nuove terapie che possano prevenire l'insorgenza dei sintomi gravi della malattia.

Pubblicazioni Scientifiche

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.