Melusina come agente di terapia genica: un nuovo approccio per contrastare le cardiomiopatie

  • 2 Anni 2012/2014
  • 182.600€ Totale Fondi
Le cardiomiopatie sono malattie mortali causate molto frequentemente da mutazioni genetiche ereditarie che portano a una progressiva compromissione della funzione cardiaca. Dal momento che queste patologie sono generate da diverse possibili mutazioni genetiche, la terapia genica convenzionale (ovvero la somministrazione di una copia corretta del gene mutato) è difficilmente applicabile. Viceversa, approcci di terapia genica “mutazione-indipendenti” potrebbero essere molto vantaggiosi, in quanto applicabili a cardiomiopatie causate da mutazioni differenti o non ancora identificate. Obiettivo di questo progetto è quindi testare l’efficacia di un approccio di terapia genica basato sull’espressione del gene per la melusina, una proteina muscolo-specifica che funziona come chaperon. Le chaperon sono proteine naturali che riconoscono un ampio spettro di proteine parzialmente danneggiate da condizioni di stress o da mutazioni genetiche permettendo loro di mantenere un corretto funzionamento. Il gruppo di Guido Tarone ha già dimostrato che la melusina è selettivamente presente nei muscoli e nel cuore ed è necessaria per la risposta del cuore a stimoli di stress come la stenosi aortica o l’infarto: la sua espressione forzata, infatti, contrasta efficacemente la dilatazione e l’insufficienza cardiaca indotta da questi stimoli patologici. I ricercatori si propongono quindi di utilizzare la terapia genica con melusina come approccio mutazione-indipendente per contrastare lo stress cellulare indotto da mutazioni genetiche in modelli murini di cardiomiopatia.

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