• 3 Anni 2003/2006
  • 81.000€ Totale Fondi
La rigenerazione è una peculiare caratteristica degli anfibi che dopo l’amputazione di una zampa o della coda, sono capaci di ricostruire perfettamente l’appendice perduta. Un ruolo chiave in questa fenomenale abilità di rigenerazione è giocato dal cosiddetto processo di “de-differenziamento”: cellule differenziate e specializzate, come quelle contenute nelle fibre muscolari, in seguito alla ferita regrediscono dal loro stato di differenziamento terminale e producono cellule “progenitrici”. Queste ultime sono in grado di uscire dal muscolo e di entrare nella zona sottostante al piano della ferita, dove contribuiscono alla formazione di uno speciale tessuto, il cosiddetto “blastema di rigenerazione”, dal quale si formerà la struttura di rimpiazzo che, alla fine del processo, sarà identica in tutto e per tutto a quella originaria Quest’abilità è andata perduta, per motivi sconosciuti, nei mammiferi che in seguito ad una ferita mostrano una capacità rigenerativa limitata. Recentemente è stato però mostrato che fattori presenti nei tessuti di anfibio in rigenerazione sono in grado di stimolare il de-differenziamento di fibre muscolari di mammifero, indicando la possibilità di “riaccendere” il processo rigenerativo anche in questi animali. L’identità di questi fattori è ancora sconosciuta. Lo scopo di questo progetto è di: 1) Identificare l’apparato genetico responsabile della produzione dei fattori di de-differenziamento ed il loro meccanismo di azione 2) Capire perché tale apparato è silente nei mammiferi. La scoperta e la comprensione di questi meccanismi saranno fondamentali per acquisire una conoscenza più ampia dei processi di rigenerazione. Inoltre la possibilità di produrre cellule progenitrici muscolari, in grado di poter sostituire le fibre malate, aprirà nuove prospettive terapeutiche per la cura di malattie degenerative come la distrofia muscolare.

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