Meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nell’aritmogenesi della cardiomiopatia ipertrofica

  • 2 Anni 2001/2003
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La cardiomiopatia ipertrofica (HCM) e' considerata una delle cardiopatie ereditarie piu' gravi per la sua letalita'. Pur essendo compatibile con una vita normale, la HCM espone anche soggetti che non hanno mai presentato sintomi, a un rischio elevato di morte improvvisa a ogni eta'. Tale evento drammatico, che colpisce il 2-3% degli individui affetti di cui il 4-6% in eta' infantile, e' dovuto alla comparsa di aritmie ventricolari maligne tali da causare arresto cardiaco. Benché siano noti alcuni dei fattori scatenanti, come ad esempio l'esercizio fisico intenso, sono al momento insufficienti i mezzi diagnostici atti ad individuare i pazienti a rischio. D'altra parte, la terapia antiaritmica comunemente usata e' in questi casi inefficace o addirittura pericolosa. Occorre quindi conoscere quali sono fattori che predispongono all'aritmogenesi nella HCM, per poter agire tempestivamente e prevenire il rischio di morte improvvisa. Si pensa che l'aritmia sia innescata da un'anomalia elettrica, che trova nel tessuto ventricolare un substrato idoneo alla sua propagazione. Nella cardiomiopatia ipertrofica, cosi' come nelle cardiomiopatie acquisite dovute a ipertensione, malattie coronariche o infarto, la struttura microscopica del tessuto e le proprieta' elettriche delle cellule cardiache sono alterate per l'instaurarsi di un processo detto rimodellamento. Il nostro gruppo sta da tempo studiando alcune delle anomalie elettriche che compaiono nel cuore ipertrofico. Fortunatamente, molte delle alterazioni sono simili nelle cardiomiopatie congenite e in quelle acquisite, nelle cellule umane e in quelle di modelli animali che riproducono patologie cardiache di interesse clinico. Infatti, nel rimodellamento elettrico la cellula cardiaca regredisce ad un profilo primordiale, fetale. Tali analogie offrono la possibilita' di studiare in modelli animali i meccanismi molecolari che guidano il rimodellamento e di confrontarli con le cardiomiopatie umane, che e' lo scopo del progetto.

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