L’iperplasia surrenalica congenita come modello per studiare l’effetto dei glucocorticoidi sul decorso del COVID-19

  • 1.5 Anni 2021/2022
  • 29.029€ Totale Fondi
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Fin dall’inizio dell’emergenza COVID-19, vari e numerosi studi clinici hanno cercato di identificare il regime terapeutico più efficace e sicuro nel ridurre le complicanze negative della malattia causata dall’infezione da Sars-Cov-2. Una delle strategie proposte è l’utilizzo dei farmaci glucocorticoidi, molecole in grado di spegnere le risposte infiammatorie e immunitarie quando diventano eccessive e quindi dannose per l’organismo (un effetto noto come immunosoppressione). Il ruolo dei glucocorticoidi e dell’immunosoppressione nel trattamento, nella progressione clinica ed esito del COVID-19 è ancora oggetto di studio. I primi risultati di un recente studio clinico denominato RECOVERY, realizzato per testare l’efficacia di diversi approcci terapeutici contro COVID-19, indicano che il trattamento con un particolare glucocorticoide, il desametasone, potrebbe essere efficace nei pazienti “critici” con compromissione respiratoria. In questo studio indagheremo l’effetto – positivo o negativo – dei glucocorticoidi sulla suscettibilità all’infezione da Sars-CoV-2 e sul decorso clinico dei soggetti infettati, in una popolazione di pazienti affetti da iperplasia surrenalica congenita, che necessitano di somministrazione cronica di questi farmaci per tenere sotto controllo la loro patologia. Questo approccio permetterà di capire se la lieve immunosoppressione indotta da un trattamento cronico con glucocorticoidi possa avere un impatto sia sulla suscettibilità all’infezione da SarsCov2 sia sul trattamento dei sintomi, aprendo potenzialmente nuove possibilità terapeutiche.

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