Interazioni molecolari coinvolte nella trasduzione del segnale mediata da integrine: studi in vivo ed in vitro

  • 3 Anni 2000/2003
  • 208.649€ Totale Fondi
Negli organismi multicellulari, tra cui l'uomo, i contatti adesivi tra cellule e con l'ambiente intercellulare sono alla base del raggiungimento e del mantenimento di uno sviluppo funzionale normale, dai primi stadi embrionali fino all'organismo adulto. Le molecole di adesione trasmettono informazioni che si traducono nella acquisizione della forma degli organi e dei tessuti, e nel mantenimento delle funzioni specializzate delle cellule che ne fanno parte. Nel nostro progetto intendiamo caratterizzare i meccanismi utilizzati dalle molecole di adesione tra cellule per trasmettere queste essenziali informazioni, in quanto é verosimile che alterazioni di questi meccanismi siano alla base di gravi malformazioni o di deficit funzionali dei tessuti colpiti. Il nostro progetto prevede di utilizzare modelli cellulari in vitro per caratterizzare a fondo le basi molecolari della funzione delle strutture adesive. Inoltre, intendiamo creare un modello animale nel topo in cui i geni codificanti per le molecole di adesione vengono alterati "simulando" analoghi disturbi osservati nell'uomo. Il nostro modello verrà utilizzato per saggiare in vivo la funzione delle molecole di adesione e le conseguenze di un loro deficit funzionale. In questo caso viene compiuto un percorso inverso rispetto a quello utilizzato dalla genetica medica, ma con lo stesso obiettivo, lo studio dei rapporti tra funzione genica e malattia: i genetisti partono da mutazioni genetiche alla base di una malattia per identificare il gene responsabile e la sua funzione. Nel nostro studio partiremo invece da geni la cui funzione é nota e studieremo le conseguenze sull’organismo del piccolo animale di mutazioni introdotte nel gene stesso. Questo approccio é particolarmente utile, in quanto la struttura di tutti i geni umani sarà presto conosciuta, mentre per un numero limitato di malattie sono noti i meccanismi patogenetici e le alterazioni genetiche predisponenti.

Pubblicazioni Scientifiche

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.