Il ruolo di Shank3/ProSAP2 nei sintomi neurologici presenti nei pazienti con la sindrome da delezione del 22q13

  • 2 Anni 2006/2008
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La sindrome da delezione 22q13 è caratterizzata da ipotonia neonatale, ritardo globale dello sviluppo, assenza o ritardo di linguaggio, ritardo mentale lieve, comportamenti di tipo autistico e lievi segni dismorfici. Il fatto che un numero crescente di pazienti venga diagnosticato con questa sindrome fa ritenere che essa possa essere una causa frequente di ritardo mentale. Tuttavia questa malattia genetica rimane sotto-diagnosticata, a causa della difficoltà di rilevare la microdelezione della porzione terminale del cromosoma 22 con una analisi cromosomica di routine e di riconoscere le sue caratteristiche cliniche. Di conseguenza la sua incidenza non è ancora stabilita. I segni neurologici maggiori della sindrome da delezione 22q13 sono con molta probabilità causati dalla mancanza di una delle due copie del gene Shank3/ProSAP2, che codifica per una proteina strutturale del sistema nervoso coinvolta nella formazione delle spine dendritiche. Questa ipotesi è rafforzata dall’osservazione che tutti i casi studiati avevano una delezione del gene SHANK3 e dalla recente scoperta che in soggetti affetti il gene era rotto nello stesso punto. Le grandi proteine strutturali SHANK hanno un ruolo non ancora del tutto chiarito nel funzionamento delle sinapsi. Recentemente è stata scoperta una differenza di metilazione del gene SHANK3 nei vari tessuti, che fa pensare che l’espressione del gene possa essere regolata da questo meccanismo. Questa possibilità è molto interessante, perché suggerisce che l’espressione del gene SHANK3 potrebbe essere modificata da trattamenti farmacologici. In questo progetto vogliamo analizzare con tecniche di citogenetica molecolare un gruppo di pazienti affetti da sindrome da delezione 22q13, caratterizzare la metilazione dei geni SHANK in tessuti diversi, scoprire se la metilazione del DNA regola l’espressione di SHANK3, e caratterizzare il ruolo del gene nella formazione e nel funzionamento delle sinapsi cerebrali.

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