Genetica Molecolare della Malattia Cistica della Midollare: identificazione del gene responsabile in 7 famiglie collezionate dal gruppo collaborativo italiano

  • 1 Anni 2002/2003
  • 76.500€ Totale Fondi
La malattia midollare cistica del rene (MCKD), una nefropatia interstiziale a trasmissione ereditaria dominante (AD), che si manifesta in età adulta con danno renale cronico che comporta un rapido deterioramento della funzione renale. LADMCKD una patologia che manifesta una chiara eterogeneità genica. Le cause etiopatologiche sono ancora sconosciute in quanto non si conosce il gene o i geni coinvolti in tale patologia. Fino ad oggi sono state studiate varie famiglie mediante analisi di linkage e da tali studi sono stati individuati almeno 2 loci che mappano su due diversi cromosomi, uno sul cromosoma 1q21 e un secondo locus sul cromosoma 16p12, questultimo descritto proprio dal nostro gruppo. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove analisi molecolari per geni che sono stati mappati in tale regione e che sono coinvolti in una qualche funzione renale. I geni candidati che con maggiore probabilità potevano essere coinvolti nella genesi della malattia, quali UMOD, SAH, gENAC, BK, KS ed altri ancora, sono già stati esaminati in 7 famiglie raccolte, senza risultati di rilievo. L’obiettivo principale del nostro progetto consiste nell’identificazione del gene responsabile di ADMCKD2. Questo potr essere ottenuto sia valutando se vi siano gi nella regione d'interesse altri geni candidati, sia esaminando le sequenze dei tratti circoscritti con l'analisi di linkage, per cercare nuovi geni ancora non riconosciuti. A tal proposito importante tenere presente che la regione candidata ancora in corso di sequenziamento e molte zone risultano prive di geni noti. Nel caso di geni che si sospettano coinvolti nella genesi della malattia, ci proponiamo valutare se i malati delle famiglie possiedono caratteristiche di tali geni che li distinguano dai sani. Il risultato di tale ricerca potrà essere di grande importanza non solo per estendere le conoscenze sulla patogenesi della malattia, ma anche per elaborare eventuali strategie terapeutiche nuove.

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