Gene-editing allele specifico mediato da CRISPR-Cpf1 ingegnerizzate per il trattamento delle patologie oculari nella sindrome da Ectrodattilia-displasia ectodermica-labiopalatoschisi (EEC)  

  • 3 Anni 2021/2024
  • 240.000€ Totale Fondi

La sindrome EEC è una rara malattia genetica caratterizzata dall’associazione di ectrodattilia (“mano a chela di granchio”) e anomalie del palato e di altri tessuti di derivazione ectodermica (tessuto nervoso, tessuti epiteliali di rivestimento e annessi come capelli, unghie, ecc.). La patologia è a trasmissione dominante e nella maggior parte dei casi (oltre il 90%) è dovuta a mutazioni nel gene TP63, che produce una proteina (p63) essenziale per lo sviluppo e il mantenimento di diversi epiteli di rivestimento tra cui l’epidermide e l’epitelio corneale. Gran parte dei pazienti con EEC presenta infatti difetti corneali anche legati alla perdita progressiva delle cellule staminali responsabili della rigenerazione costante della superficie oculare, indispensabile per mantenere la trasparenza della cornea e la capacità visiva. Il progetto si propone di studiare un nuovo approccio terapeutico per curare la progressiva opacizzazione della cornea e la perdita di vista che ne consegue (che incide fortemente sulla qualità della vita di questi pazienti e costituisce uno dei sintomi più gravi della malattia) utilizzando un innovativo sistema di editing genetico in grado di correggere il gene malato e ripristinare il corretto funzionamento di p63. Il progetto beneficia delle competenze sviluppate dal team di ricerca nel campo sia della terapia cellulare per la ricostruzione della superficie oculare (che ha portato allo sviluppo di Holoclar, la prima terapia avanzata approvata in Europa) sia della terapia genica (applicata come terapia salvavita nella malattia dei cosiddetti “Bambini Farfalla”) che potrebbero accelerare il passaggio dalla ricerca di base alla clinica.

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