Efficacia della terapia con chaperones farmacologici in associazione con la terapia enzimatica sostitutiva in pazienti affetti da m. di Pompe

  • 1 Anni 2011/2012
  • 260.000€ Totale Fondi
La malattia di Pompe (MP) è una miopatia metabolica, causata dal deficit dell’enzima lisosomale alfa-glucosidasi acida (GAA). La manifestazioni cliniche della malattia consistono in una severa cardiomiopatia ed una progressiva debolezza muscolare. Attualmente è disponibile una terapia enzimatica sostitutiva (ERT) basata su periodiche somministrazioni endovenose di GAA umana ricombinante. Tuttavia, nonostante sia stata dimostrata l’efficacia della ERT sul coinvolgimento cardiaco e sulla funzione muscolare in alcuni pazienti, sono evidenti alcuni limiti. In particolare, la correzione del difetto enzimatico e della funzione nel muscolo scheletrico è insufficiente in numerosi pazienti. Proponiamo l’uso combinato di un nuovo approccio terapeutico, la terapia di stimolazione enzimatica (EET) con chaperones farmacologici, e la ERT. Abbiamo recentemente dimostrato il razionale di quest’approccio in studi in collaborazione con il TIGEM. In questo studio proponiamo di trattare pazienti affetti da MP, seguiti in quattro centri italiani coinvolti nella cura di pazienti affetti da malattie metaboliche, con una combinazione di ERT e NB-DNJ (Miglustat, Zavesca), una piccola molecola chaperone, già approvata per uso clinico per una differente indicazione. Ci proponiamo di valutare se la combinazione di questi approcci può aumentare l’efficacia della ERT. Questo studio potrà fornire la prova di principio che approcci terapeutici combinati sono più efficaci ne correggere il deficit enzimatico in una malattia genetica invalidante coma la MP. Inoltre questo modello potrà essere esteso ad altre malattie da accumulo lisosomiale, in cui la ERT disponibile, ma ha efficacia limitata.

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