Dai meccanismi patogenetici alla terapia della SCA38, una nuova forma di atassia autosomica dominante

  • 4.5 Anni 2014/2019
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Le atassie spinocerebellari (SCA) includono più di 30 diversi sottotipi di malattie del sistema nervoso centrale e colpiscono 1 persona su 30.000. Abbiamo identificato il gene che, se mutato, è causa della SCA38, una rara forma di atassia spinocerebellare associata a neuropatia. Il gene-malattia codifica per un enzima coinvolto nella sintesi di molecole note come omega-3: la sua alterazione causa una riduzione degli omega-3 nel siero dei pazienti SCA38. Questo dato ha suggerito che integrare la dieta con specifici omega-3 potesse migliorare i sintomi nei pazienti. I dati preliminari, ottenuti dal trattamento per otto mesi di due pazienti SCA38, sono incoraggianti e mostrano un miglioramento della sintomatologia e della qualità di vita senza effetti collaterali. Il progetto che proponiamo prevede innanzitutto la comprensione del meccanismo patogenetico: il ruolo della proteina mutata sarà approfondito, verificandone l’effetto a livello di alcuni organelli cellulari (reticolo endoplasmatico, apparato di Golgi e mitocondri). La collaborazione internazionale instaurata, poi, ci darà l’opportunità di studiare il modello murino privo della proteina per verificare se l’assenza dell’enzima sia sufficiente a causare i sintomi neurologici e quale sia il suo ruolo e quello dei suoi metaboliti nel cervelletto. Infine, vorremmo estendere il trial clinico a 10 pazienti SCA38 trattati con placebo o acidi grassi omega-3 per dimostrare l’efficacia della nostra strategia terapeutica per SCA38. Il nostro progetto dunque unirà lo studio dei meccanismi molecolari dell’atassia spinocerebellare 38 ad una sperimentazione clinica per fornire un trattamento per la malattia.

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