Comprensione dei meccanismi molecolari nella Sindrome dell’X Fragile: dai disturbi dell’apparato traduzionle alla dismorfogenesi delle spine dendritiche

  • 3 Anni 2005/2008
  • 331.800€ Totale Fondi
La sindrome dell'X fragile (o di Martin Bell) é, tra quelle ereditarie, la forma più comune di ritardo mentale con una frequenza di 1:4000 casi negli uomini e 1:7000 nelle donne. Questo vuol dire che in Italia ci sono circa 10000 individui affetti. La sindrome è caratterizzata da ritardo mentale, anomalie comportamentali (iperattività, deficit dell'attenzione), disturbi del linguaggio, macroorchidismo nei pazienti maschi in età postpuberale, da dismorfie facciali (viso stretto e allungato, fronte e mandibola prominenti, padiglioni auricolari ampi e a bassa sede di impianto), lassità ligamentosa e iperestensibilità delle articolazioni. Nel 1991 è stato identificato il gene che causa tale sindrome ed e stato chiamato FMR1 (fragile x mental retardation1). Ad oggi non esiste trattamento farmacologico specifico. Il progetto presentato si propone di studiare i meccanismi patogenetici della malattia con un interesse particolare volto al ruolo che la proteina implicata nella malattia (FMRP) svolge a livello del sistema nervoso combinando insieme uno studio di neurobiologia cellulare e molecolare. La caratterizazione di piccoli RNA non codificanti e di altri target di FMRP potrebbe aprire nuove strade per sviluppare terapie farmacologiche e/o terapia genica basata su RNAi. Infatti soltanto la conoscenza delle basi molecolari della malattia potrà aprire la strada a possibilità terapeutiche.

Pubblicazioni Scientifiche

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.