Cardiomiopatia ipertrofica familiare, fisiopatologia molecolare, stress ossidativo, meccanismi aritmogeni, metabolismo cellulare

  • 2 Anni 2005/2007
  • 129.800€ Totale Fondi
La cardiomiopatia ipertrofica familiare (fHCM) è considerata una delle cardiopatie ereditarie più gravi per la sua letalità. Pur essendo compatibile con una vita normale, la fHCM espone anche soggetti che non hanno mai presentato sintomi a un rischio elevato di morte improvvisa. Tale evento drammatico, che colpisce il 2-3% degli individui affetti di cui il 4-6% in età infantile, è dovuto alla comparsa di aritmie ventricolari maligne che causano arresto cardiaco. Benché siano noti alcuni dei fattori scatenanti (ad esempio l’esercizio fisico intenso), sono al momento insufficienti i mezzi diagnostici atti ad individuare i pazienti a rischio. D’altra parte, la terapia antiaritmica comunemente usata è in questi casi inefficace o addirittura pericolosa. Occorre quindi conoscere quali sono fattori che predispongono all’aritmogenesi nella fHCM, per poter agire tempestivamente e prevenire il rischio di morte improvvisa. Si pensa che l’aritmia sia innescata da un’anomalia elettrica, che trova nel tessuto ventricolare un substrato idoneo alla sua propagazione. Nella fHCM la struttura microscopica del tessuto e le proprietà elettriche cellulari vengono progressivamente alterate per l’instaurarsi di un processo detto rimodellamento. Perché si instauri questo processo e che relazione abbia con il difetto genetico è un quesito ancora aperto, ma critico se vogliamo prevenire la progressione della malattia; questo è uno degli scopi del nostro progetto. L’evoluzione della malattia comporta un inesorabile peggioramento delle condizioni generali e il rischio di morte improvvisa. Le attuali metodologie sperimentali in uso nel nostro laboratorio permettono di accertare la presenza di anomalie elettriche direttamente in cellule cardiache di pazienti con fHCM, utilizzando il tessuto rimosso durante interventi chirurgici correttivi. Grazie a questi studi sarà possibile conoscere i meccanismi elementari che favoriscono la comparsa di aritmie e valutare nuovi interventi terapeutici.

Pubblicazioni Scientifiche

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