Attivazione farmacologica della risposta allo stress cellulare come approccio terapeutico nella neuropatia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 1B

  • 2 Anni 2023/2025
  • 238.480€ Totale Fondi

Le neuropatie ereditarie – tra le quali la più diffusa è la neuropatia di Charcot-Marie-Tooth - sono un problema comune in neurologia: sono caratterizzate da un danno della membrana che circonda i nervi (chiamata mielina), necessaria per condurre correttamente gli impulsi nervosi ai muscoli. Molte neuropatie compaiono in ogni generazione di una famiglia colpita, in particolare nei bambini. Sebbene molti dei geni che causano le neuropatie siano stati identificati, i meccanismi molecolari che portano alla malattia stessa sono ancora poco conosciuti e mancano trattamenti efficaci. Gli studi genetici sulle neuropatie ereditarie suggeriscono che la maggior parte di esse non sono dovute semplicemente al fatto che il gene colpito non funziona. Piuttosto, il gene colpito ha un effetto tossico sulle cellule del nervo. Per comprendere tale tossicità e per sviluppare un trattamento terapeutico, il nostro gruppo di ricerca utilizza modelli murini di un tipo particolare di neuropatia, la Charcot-Marie-Tooth di tipo 1, contenenti il gene mutante, che abbiamo dimostrato essere eccellenti modelli della malattia. In questi topi abbiamo identificato il meccanismo tossico, noto come risposta alla proteina non nativa (unfolded protein response in inglese), e abbiamo dimostrato che la modulazione genetica e farmacologica di questo processo biologico può migliorare il decorso della patologia. In questo studio ci proponiamo di analizzare ulteriormente questo meccanismo, e di verificare se e come nuove molecole farmacologiche che lo prendono di mira possano migliorare l'esito della malattia, con l'obiettivo finale di ottenere un trattamento terapeutico per le neuropatie ereditarie.

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