Assenza di distrofina e funzionalità endoteliale nella risposta angiogenica all’esercizio fisico e all’ischemia

  • 3 Anni 2003/2006
  • 178.200€ Totale Fondi
La Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) è una malattia genetica caratterizzata dalla progressiva degenerazione del tessuto muscolare. Sebbene la causa sia stata identificata nella mutazione del gene della distrofina, la correlazione tra mancanza della proteina e la patologia muscolare indotta, tuttora non è caratterizzata. Studi recenti hanno dimostrato che l’Ossido Nitrico (NO) gioca un ruolo importante nella patogenesi della malattia. L’NO è un vasodilatatore prodotto dal muscolo scheletrico durante l’esercizio fisico e dalle cellule endoteliali che costituiscono i vasi, in seguito ad un aumento del flusso sanguigno. Nei pazienti affetti da DMD e nel modello murino di distrofia muscolare (mdx), si osserva una diminuzione nella produzione di NO. Tali evidenze suggeriscono che un nuovo meccanismo vascolare contribuisce alla progressione della malattia: la diminuzione del flusso sanguigno e dell’apporto di ossigeno al tessuto muscolare inducono uno stato di ischemia e conseguentemente favoriscono la degenerazione del tessuto stesso. Pertanto è importante caratterizzare la funzione della distrofina nelle cellule endoteliali al fine di comprendere il ruolo del sistema vascolare nella patologia della DMD. Gli obiettivo della ricerca proposta sono: 1) Analizzare le risposte molecolari indotte dal flusso in cellule endoteliali in assenza di espressione della distrofina. 2) Stabilire gli effetti della mancanza della distrofina nelle cellule endoteliali durante la formazione dei vasi sanguigni che avviene in seguito ad esercizio fisico ed ischemia. 3) Stabilire una terapia, mediante l’utilizzo di cellule staminali, per correggere le disfunzioni vascolari presenti nei pazienti affetti da DMD. La realizzazione di questo progetto fornirà nuove informazioni sul coinvolgimento del sistema vascolare nella progressione della DMD e con l’utilizzo di cellule staminali, svilupperà un nuovo approccio terapeutico al fine di attenuare gli effetti degenerativi della malattia.

Pubblicazioni Scientifiche

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