Apoptosi di astrociti spinali secondaria a mutazioni nell’enzima SOD1 correlate alla SLA: meccanismi, rilevanza per la degenerazione dei motoneuroni e intervento farmacologico protettivo

  • 3 Anni 2002/2005
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La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una patologia neurodegenerativa umana che colpisce 5 su 100000 individui, la cui caratteristica principale è la perdita progressiva dei motoneuroni cerebrali e spinali che porta a debolezza e paralisi muscolare. Sebbene le cause della SLA siano sconosciute, da alcuni anni è noto che almeno il 10% dei pazienti sviluppa una forma ereditaria della patologia su base genetica. Nel 20% di questi casi familiari, il gene mutato responsabile è stato identificato: si tratta di quello che codifica per l'enzima antiossidante superossido dismutasi rame/zinco, detta SOD1. E' stato anche scoperto che la SOD1 mutata (mtSOD1) non è tossica perché funzioni di meno come antiossidante. La mutazione causa proprio l'insorgenza di un funzionamento anomalo che in qualche modo produce un effetto tossico sui motoneuroni. Recenti studi hanno iniziato a suggerire che è possibile che i motoneuroni non siano l'unico target o il target preferenziale della mtSOD1. La mtSOD1 potrebbe infatti essere particolarmente nociva per le cellule che circondano i motoneuroni, gli astrociti, e che sono preposti a mantenere i motoneuroni nel microambiente ideale alla loro attività e sopravvivenza. Se le mtSOD1 rendono inefficienti gli astrociti, di conseguenza i motoneuroni si trovano in un microambiente sfavorevole e cominciano lentamente a degenerare. Il nostro gruppo di ricerca è particolarmente esperto delle proprietà degli astrociti, per cui gli studi che proponiamo sono indirizzati proprio a capire quale è il ruolo degli astrociti nella morte dei motoneuroni, indagando specifiche alterazioni, sviluppando farmaci che le blocchino e saggiandoli successivamente in topi transgenici che riproducono la sintomatologia della SLA umana.

Pubblicazioni Scientifiche

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