Analisi dei geni appartenenti alla via di segnale della Polarità Cellulare Planare (PCP) nella patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN)

  • 3 Anni 2008/2011
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I Difetti del Tubo Neurale (DTN) sono gravi malformazioni congenite del sistema nervoso centrale che insorgono durante le precoci fasi dello sviluppo embrionale. L’anencefalia, l’encefalocele ed il mielomeningocele (detto anche spina bifida aperta) sono le forme più frequenti di DTN. L’anencefalia è letale, mentre le altre forme di DTN sono compatibili con la vita, pur provocando gravi disabilità motorie e funzionali a carico dei diversi organi ed apparati. L’incidenza di queste malformazioni è di 1 bambino colpito ogni 1000 nati e, a causa della loro gravità, esse rappresentano la seconda causa di morte neonatale dopo le malformazioni cardiache. Lo studio di modelli animali si è rivelato utilissimo per comprendere i meccanismi molecolari che sono alla base del corretto processo di chiusura del tubo neurale e dei geni che governano questi complessi meccanismi. Recentemente, uno di questi geni, chiamato VANGL1, è stato da noi identificato. Esso codifica per un recettore di membrana in grado di innescare, insieme ad una serie di altri membri facenti parte della stessa via, un segnale all’interno della cellula che la rende capace di allinearsi correttamente durante il processo di chiusura del tubo neurale. Mutazioni a carico di questo gene rendono incapace la cellula di orientarsi correttamente nello spazio, cosicché il tessuto in cui questo gene è espresso non riesce a svilupparsi, lasciando il tubo aperto in certi tratti lungo l’asse antero-posteriore. L’identificazione di tali mutazioni in tre pazienti con gravi forme di DTN incoraggia lo studio, in una grande collezione di pazienti italiani, di altri membri della via di segnale, di cui VANGL1 fa parte. Questo studio dovrebbe portare ad una migliore conoscenza dei meccanismi molecolari che sono alla base dell’insorgenza dei DTN, al miglioramento delle possibilità di prevenzione mediante l’identificazione di individui che hanno un più alto rischio di avere un figlio affetto e ad un più corretto counseling familiare.

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