Alla ricerca di trattamenti efficaci per la miopatia con aggregati tubulari

  • 3.5 Anni 2019/2023
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La miopatia con aggregati tubulari è un malattia ereditaria ultrarara che colpisce sia uomini che donne. Si manifesta principalmente con debolezza muscolare accompagnata da crampi dolorosi e con disturbi della coagulazione che possono portare a importanti sanguinamenti. Le mutazioni coinvolte in questa malattia sono note e possono risiedere su tre diversi geni: il gene Orai1, il gene STIM 1 e il gene della calsequestrina. Sono note molteplici mutazioni su questi geni e quindi la sintomatologia varia da paziente a paziente, malgrado che l’insorgenza è spesso in età prescolare e riduce significativamente la qualità di vita dei soggetti affetti. Il presente studio è preclinico e riguarda (i) la caratterizzazione dell’effetto cellulare delle mutazioni sui geni STIM1 e Orai1. In altre parole, come queste mutazioni portano ad un difetto nel funzionamento delle cellule muscolari e nelle piastrine; (ii) l’effetto di una particolare mutazione (I115F) in un modello animale murino, per valutare la storia naturale della malattia; (iii) lo sviluppo di molecole e la valutazione di farmaci già esistenti per valutarne la potenzialità di poter prevenire o ridurre i difetti cellulari e i sintomi nel modello animale. Tali molecole, oltre che per la loro efficacia, saranno anche caratterizzate per le loro proprietà farmacologiche e per aumentare la possibilità che possano essere sviluppate come farmaci. La progettualità sperimentale è accompagnata dall’interazione con alcuni centri clinici che hanno in carico pazienti affetti da miopatia con aggregati tubulari per definire la storia naturale della malattia, vista l’eterogeneità che la caratterizza, e con altri centri di ricerca internazionali che perseguono finalità simili per aumentare le possibilità di poter offrire ai pazienti una terapia efficace nel futuro.

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