Bofrost Italia: «Con Telethon perché è seria e affidabile»

La velocità con la quale incaselliamo nelle nostre agende gli impegni quotidiani, familiari o professionali che siano, ci indice a ricorrere, felicemente, ad ogni supporto che possa facilitare le incombenze anche alimentari. Allora, viva i surgelati che in cucina si rivelano un aiuto da non sottovalutare. Poi, oggi come oggi, possiamo contare su prodotti controllati e di qualità. A questi principi si ispira anche l’operato della Bofrost, impresa tedesca presente in 12 paesi europei con circa 240 filiali.

Gianluca Tesolin, AD Bofrost Italia, insieme a Elisa, che affronta una Fibroplasia ossificante Progressiva (FOP)

La storia aziendale al fianco di Telethon fa risalire il suo inizio al 2013 grazie alla vendita di alcuni prodotti speciali natalizi e da un contributo libero svincolato dall'acquisto di prodotti specifici e ancora oggi prosegue su binari di affiatamento e comunanza di visione. Per Bofrost, infatti, salubrità e sicurezza destinata anche ai più piccoli, infatti, rappresentano cardini operativi imprescindibili, come ci spiega l’Amministratore Delegato di Bofrost Italia, Gianluca Tesolin.

Per Bofrost la qualità è una priorità. Una caratteristica che ricercate in ogni iniziativa che porta la firma della vostra azienda. È così anche quando scegliete di scendere in campo per sostenere una iniziativa di solidarietà?

«Per Bofrost la qualità è un valore chiave e una caratteristica distintiva che ci riconoscono clienti e stakeholder. Per questo la ricerca della qualità non riguarda solo i prodotti, ma è un criterio che guida tutti i nostri progetti, anche quando decidiamo di dare il nostro contributo a iniziative di tipo benefico: in questo caso ci orientiamo su partner che lavorano in modo serio e affidabile, proponendo iniziative che hanno un reale impatto sulla vita delle persone. Abbiamo quindi scelto di collaborare con Telethon, una realtà riconosciuta e unica nel suo genere. Siamo orgogliosi di sostenere i ricercatori italiani che, con il loro lavoro, migliorano significativamente la vita di tanti malati e delle loro famiglie».

Molti dei vostri prodotti sono rivolti ad un pubblico di bambini. Per questo la sicurezza, fattore sempre imprescindibile, riveste un’importanza particolare per voi?

«Garantire ai consumatori la massima sicurezza è una grande responsabilità. Bofrost sottopone i prodotti a oltre un milione di controlli all’anno e garantisce la non interruzione della catena del freddo, dal momento della surgelazione fino a quando arrivano casa del cliente. Molti dei nostri prodotti sono studiati per un pubblico di bambini e, proprio quest’anno, abbiamo lanciato una linea specifica di alimenti destinati all’alimentazione dell’infanzia (0-3 anni): sono pappe studiate con un team di pediatri e prodotte seguendo la normativa ADAP (Alimenti Destinati a un’Alimentazione Particolare) del Ministero della Salute italiano, che garantisce sicurezza e valori nutrizionali».

Come è nata l’idea di affiancare Telethon e quale sarà la dinamica del vostro intervento a favore della ricerca scientifica?

«Bofrost è impegnata a favore della ricerca medica da molti anni e collabora con Telethon dal 2013. Da allora abbiamo raccolto oltre 565 mila euro. Il contributo che Bofrost dona a Telethon deriva dalla vendita di alcuni prodotti speciali natalizi e da un contributo libero svincolato dall'acquisto di prodotti specifici: il primo ringraziamento quindi va ai nostri clienti, che negli anni si sono affezionati all’iniziativa, aderendo con entusiasmo. Un ruolo determinante lo giocano i nostri venditori, che hanno un rapporto diretto con le famiglie italiane e sono capaci di comunicare l’importanza del progetto, mobilitando un numero di persone che cresce di anno in anno».

Voi svolgerete anche una azione di sensibilizzazione nei confronti della vostra clientela relativamente alle attività di Telethon. Su quali aspetti del valore della ricerca punterete?

«Nel sensibilizzare la clientela puntiamo sul fatto che la ricerca è qualcosa di fondamentale per migliorare realmente la vita delle persone malate, dei loro cari e, indirettamente, la vita di tutti noi, perché è una speranza di tutti che le malattie più gravi possano un giorno essere battute. In secondo luogo, è importante sottolineare che sostenendo Telethon sosteniamo la ricerca italiana, valorizziamo realtà di eccellenza e permettiamo a tanti ricercatori di continuare a svolgere il loro prezioso lavoro nel nostro Paese».

Cosa si augura personalmente per il futuro della ricerca scientifica?

«Personalmente mi auguro che la ricerca scientifica diventi un tema sempre più al centro del dibattito pubblico, e che in questo ambito si investa sempre di più e sempre meglio. Iniziative come quelle di Telethon servono non solo a raccogliere fondi, ma anche a dare visibilità al lavoro dei ricercatori e a divulgarne l’importanza, in modo che venga riconosciuta sia dai cittadini sia dalle istituzioni».

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