Al via IAMA Therapeutics, che svilupperà un nuovo candidato farmaco per le disfunzioni del neurosviluppo

La start-up è nata a partire dal lavoro di due gruppi di ricerca dell’Istituto italiano di tecnologia finanziati dalla Fondazione Telethon, che ha avuto un ruolo importante anche nel trasferimento tecnologico.

Marco De Vivo e Laura Cancedda

A pochi giorni dalla giornata internazionale dell’autismo, che si celebrerà in tutto il mondo sabato 2 aprile, arriva una notizia importante dalla ricerca italiana che potrebbe aprire prospettive interessanti in chiave terapeutica, anche grazie al contributo di Fondazione Telethon. Sarà infatti presentata oggi per la prima volta IAMA Therapeutics, una nuova start-up nata dall’attività di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e attiva nello sviluppo di approcci terapeutici innovativi nel campo delle disfunzioni del neurosviluppo.

La neonata azienda, che ha appena completato un round di finanziamento da 8 milioni di euro grazie al supporto di Claris Ventures Sgr e CDP Venture Capital Sgr attraverso il suo Fondo Evoluzione, si propone di iniziare, nei prossimi 24 mesi, le sperimentazioni cliniche di un nuovo potenziale candidato farmaco, chiamato IAMA-6, che consentirà di aumentare la qualità della vita delle persone con problematiche legate al neurosviluppo, come i disturbi dello spettro autistico, migliorandone i comportamenti sociali e riducendone i deficit cognitivi.

In particolare la start-up focalizzerà le sperimentazioni sull’inibitore selettivo della proteina NKCC1 che ha già mostrato promettenti evidenze precliniche nel trattamento dei sintomi legati alla sindrome di Down, a disturbi dello spettro autistico, epilessia ed alcune malattie orfane e rare del neurosviluppo. Inoltre, IAMA Therapeutics proseguirà il percorso di sviluppo preclinico di altri candidati farmaci per differenti indicazioni terapeutiche in fase di studio e valutazione.

La startup nasce dall’esperienza decennale di due gruppi di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, quelli di “Brain Development and Disease e Molecular Modeling and Drug Discovery”, guidati rispettivamente da Laura Cancedda e Marco De Vivo. Il lavoro del team, diretto dai due ricercatori e supportato anche da Fondazione Telethon, ha visto i primi risultati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Nature Medicine” nel 2015. L’attività di ricerca in seguito è maturata nella scoperta del nuovo candidato farmaco che ha trovato spazio in un’altra importante pubblicazione su Chem nel 2020. Per le sue peculiarità IAMA-6 è stato quindi protetto da un brevetto, che vede coinvolti a fianco dell’IIT anche Fondazione Telethon, Università di Genova e Università di Bologna.

Iama Therapeutics sarà guidata da Andrea Patricelli Malizia, manager con un background scientifico e business e con un’esperienza pregressa come ricercatore alla Harvard Medical School e come group leader nel team di “Biologic Drug Discovery” presso Biogen (USA).

«Nel campo del neurosviluppo ci sono pochissimi composti efficaci - commenta Laura Cancedda - e sono ancora meno quelli che raggiungono fasi avanzate di sviluppo per diventare farmaci. Siamo entusiasti di vedere come il lavoro di ricerca partito diversi anni fa sulla funzione e l’inibizione della proteina NKCC1, abbia gettato solide basi per lo sviluppo di una nuova possibile terapia per il trattamento di una serie di disturbi neurologici».

«Abbiamo lavorato insieme per accompagnare il nostro potenziale farmaco lungo tutto l’iter degli studi pre-clinici»  commenta Marco De Vivo e aggiunge: «Queste nuove e promettenti molecole sono state ottimizzate e studiate in maniera molto approfondita nei nostri laboratori, con risultati sorprendenti. Il grande interesse riscontrato da parte di investitori di così alto livello è anche una dimostrazione di quanto la multidisciplinarietà di IIT messa in campo per IAMA-6 sia stata una carta vincente» conclude De Vivo.

«IAMA è la quarta start-up lanciata da IIT nelle Scienze della Vita in meno di un anno ed è l’esempio vivente della qualità dell’ecosistema del trasferimento tecnologico italiano - commenta Matteo Bonfanti, Direttore del Technology Transfer di IIT - quando si fa squadra tra enti di ricerca d’eccellenza (come IIT e Telethon) e Venture capitalist specializzati in tech transfer, i risultati sono start-up con competenze, numeri e ambizioni che non hanno nulla da invidiare ad altri scenari europei e statunitensi».

«Accogliamo con grande soddisfazione il lancio di IAMA Therapeutics» ha dichiarato Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethon. «Questa start-up si basa su una linea di ricerca innovativa che è stata fin dall’inizio selezionata e finanziata dalla Fondazione Telethon. In linea con il nostro obiettivo di promuovere lo sviluppo della scienza su cui investiamo, oltre a finanziare il progetto abbiamo supportato i ricercatori in tutto il percorso di trasferimento tecnologico, insieme a IIT. Ora questo progetto così promettente ha accesso alle risorse e alle competenze necessarie per intraprendere il percorso lungo e costoso verso una terapia disponibile per i pazienti. È un esempio brillante di sinergia che massimizza l’impatto della ricerca scientifica».

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