Ruolo dello stress cellulare, proteostasi e omeostasi del calcio nella degenerazione delle cellule del Purkinje nella sindrome di Marinesco-Sjogren

  • 3 Anni 2013/2016
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La sindrome di Marinesco-Sjogren è una malattia genetica neuromuscolare molto rara, che si manifesta già nei primi anni di vita. Si trasmette con modalità autosomica-recessiva e si manifesta principalmente con difficoltà nella coordinazione dei movimenti e nel linguaggio, debolezza muscolare che impedisce di sostenersi e camminare in modo autonomo e frequente cataratta congenita bilaterale. Generalmente, la malattia progredisce per un certo numero di anni, fino a stabilizzarsi e consentire ai pazienti una durata di vita pressoché normale. Ad oggi non vi sono terapie specifiche, ma si praticano trattamenti riabilitativi. Recentemente è stato identificato un gene responsabile chiamato SIL1 che risulta mutato nella maggior parte degli individui affetti. La mutazione di SIL1 causa la morte di importanti neuroni del cervelletto, evento responsabile dei sintomi principali della malattia. I meccanismi alla base della morte neuronale, però, non sono noti, e questo impedisce lo sviluppo di un trattamento efficace. I neuroni che degenerano nella sindrome di Marinesco-Sjogren sono coinvolti in molteplici patologie: studiando i fenomeni alla base della loro degenerazione, quindi, si potrebbero ottenere informazioni utili anche per altre patologie. Obiettivo di questo progetto è generare modelli cellulari della sindrome e cercare eventuali alterazioni funzionali potenzialmente coinvolte nella morte neuronale. I risultati ottenuti in questi modelli saranno validati in tessuti di topi portatori della mutazione nel gene SIL1, che presentano sintomi sovrapponibili a quelli della malattia umana e che potranno essere usati per vagliare potenziali trattamenti farmacologici. Questo studio aiuterà a fare luce sui meccanismi molecolari della sindrome e a sviluppare un'efficace strategia terapeutica.

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