Paola è la protagonista dell’attuale campagna di reclutamento volontari di Fondazione Telethon. Mamma di due bambini, Riccardo e Cecilia, ha iniziato come volontaria ai banchetti in piazza per poi dedicarsi alla distribuzione privata dei Cuori. Un esempio di cuore e determinazione. Conosciamola insieme!

Da quanto tempo collabori con Telethon? Come è nata la tua sensibilità?

Ho cominciato nel 2016. Ho sempre sostenuto da donatrice molte associazioni che promuovono la ricerca medica, perché penso che sia un tema importante che deve essere supportato. Soprattutto la ricerca sulle malattie genetiche rare, che sono davvero un granello di sabbia nel mare degli investimenti farmaceutici. Tante volte ho pensato a come essere più vicina alle persone che affrontano queste patologie, ho quindi deciso di appoggiarmi ad associazioni serie e trasparenti come Fondazione Telethon, per essere sicura che i fondi vadano veramente a finanziare alla ricerca. Nel 2016 avevo un pochino più di tempo e quindi ho preso la decisione di diventare volontaria. Il tempo è una risorsa importante proprio perché è scarsa!

Se dovessi descriverti come volontaria in 3 aggettivi, quali sarebbero?

Energica, positiva e coinvolgente. Energica perché ci metto anima e corpo nello spiegare la missione di Telethon e raccontare quello che facciamo, le nuove scoperte ecc., ma senza essere troppo pesante: cerco sempre di coinvolgere le persone in maniera positiva e aperta. 

E come mamma?

Sicuramente dolce e accogliente: sono una mamma affettuosa, anche quando devo impartire un insegnamento “duro”. E poi sono un po’ impaziente… (ride)

La nostra campagna di primavera come sai si chiama “Io per Lei”. Chi è “lei”, per te? Nel tuo cuore, per chi fai la volontaria?

Lei per me è la mamma rara, anche perché questa campagna è fatta in occasione della festa della mamma. Ma lei è anche la ricerca, che a sua volta sostiene tutte le mamme rare e le famiglie che affrontano una patologia rara.

Cosa provi quando pensi a una mamma rara?

Non ho mai conosciuto in prima persona delle mamme rare, ma credo che abbiano una sensibilità particolare, una forza incredibile. Da mamma so che avere figli non è facile dal punto di visto fisico ed emotivo, e spesso devi mettere da parte la tua vita privata e le tue necessità per essere madre a tempo pieno.

Non riesco a immaginare quanto questo sia difficile per le mamme rare: hanno davvero una marcia in più.

Che attività svolgerai nella campagna di primavera? Come ti organizzerai? Come pubblicizzerai l’evento?

Anche se i banchetti sono occasioni molto belle per entrare in contatto con le persone, da qualche anno mi concentro sulla distribuzione privata anche perché riesco a gestirla meglio con i miei figli piccoli. Di solito mi organizzo con le “prevendite”: raccolgo tutte le richieste dei miei contatti e ne ordino il 10% in più (e qui esce fuori la consulente business!)

Come riesci a coniugare impegni familiari, lavorativi con il volontariato?

Con il Covid ho iniziato a lavorare da casa, questo fatto ha reso la distribuzione privata molto più gestibile. Basta pianificare bene il proprio tempo: è faticoso ma anche molto arricchente. Comincio dopo Pasqua a mandare messaggi, alle liste dell’asilo nido, della scuola elementare, del calcetto, del condominio. Molti sanno già che mi occupo di questa cosa e quindi rispondono subito. La qualità e bontà dei Cuori di biscotto gioca anche a favore!

Qual è l’ingrediente segreto per attrarre le persone e convincerle a donare alla causa di Telethon?

La pedanteria! Scherzo! Bisogna essere persuasivi ma lo faccio sempre con il sorriso. Ci vuole sempre gentilezza.

Emozioni prima e dopo la campagna?

Gli scatoloni per casa farebbero impazzire chiunque. Però l’ho trasformato in un gioco da fare con i bambini, che mi aiutano a preparare le buste e le scatole. Riccardo scrive i nomi dei destinatari sui post-it, con la sua scrittura. È una cosa molto apprezzata!

Dopo la distribuzione sono contenta di aver fatto la mia parte. Sono ancora più contenta se riesco ad andare oltre quanto mi ero prefissata. Devo dire che l’Ufficio volontari mi ha sempre supportata tantissimo.

Cosa diresti ad altre persone per convincerle a diventare volontari?

Bisogna fare attività di volontariato soprattutto in questo momento storico, in cui la socialità è resa difficile da tutte le restrizioni. È qualcosa che ti può davvero arricchire. Verifica tu stesso: entra a far parte della squadra di NOI volontari Telethon!

Paola fa parte di NOI volontari Telethon, un gruppo di persone generose, appassionate e determinate che insieme vogliono cambiare il presente e costruire un futuro libero dalle malattie genetiche rare. Anche in un momento di difficoltà come questo. Entra anche tu a far parte della squadra!

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