Verso una terapia mitocondriale delle distrofie muscolari del collagene VI

  • 2 Anni 2008/2010
  • 892.400€ Totale Fondi
Le distrofie muscolari sono malattie genetiche progressive per cui non esiste terapia. Siamo riusciti a scoprire il motivo per cui le fibre muscolari degenerano e muoiono in un modello murino di due distrofie muscolari dell'uomo causate da carenza di collagene VI: la Distrofia Muscolare Congenita di Ullrich (UCMD) e la Miopatia di Bethlem (BM). La mancanza di collagene VI ha un grave effetto all’interno delle fibre muscolari dove causa un corto circuito nei generatori di energia della cellula, i mitocondri. Il corto circuito è dovuto all’apertura di una canale, il cosiddetto “Poro di Transizione della Permeabilità” (PTP), che può essere bloccato da un farmaco, la ciclosporina A (CsA). Trattando i topolini con la CsA abbiamo bloccato il corto circuito e curato la malattia, e siamo riusciti a dimostrare che anche le cellule dei pazienti affetti da UCMD e BM in coltura rispondono al trattemento con la CsA. Forti di questi risultati abbiamo effettuato uno studio pilota a breve termine con CsA su pazienti affetti da malattie del collagene VI con risultati incoraggianti; l’uso prolungato della CsA può però esporre i pazienti a rischi legati all’immunosoppressione. Per superare questo ostacolo proveremo l’efficacia di un farmaco derivato dalla CsA che mantiene la proprietà di inibire il PTP ma non causa immunosoppressione, e che sappiamo già essere efficace sulle cellule dei pazienti in coltura. In questo studio identificheremo anche altri potenziali bersagli di intervento con farmaci, con l’obiettivo di trovare un trattamento farmacologico efficace nella terapia delle distrofie muscolari del collagene VI.

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