Targeting dei neuroni con il colesterolo. Come può cambiare il futuro delle persone con la malattia di Huntington

  • 3.5 Anni 2018/2021
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La malattia di Huntington è una malattia genetica neurodegenerativa per la quale, ad oggi, non esiste una terapia. Nel corso dei nostri studi abbiamo dimostrato che gli animali che possiedono il gene mutato che causa la malattia hanno una ridotta capacità di produrre colesterolo a livello cerebrale. Tale difetto è misurabile nel plasma dei pazienti mediante la misurazione del 24-idrossicolesterolo, un derivato del colesterolo cerebrale. Le conseguenze di questa carenza possono essere deleterie dal momento che il colesterolo cerebrale è importante per la funzione neuronale e deve essere prodotto localmente, poiché il colesterolo presente nel sangue periferico non è in grado di passare la barriera ematoencefalica per arrivare al cervello. Per contrastare la perdita di colesterolo cerebrale e le sue conseguenze, abbiamo sviluppato diverse strategie per somministrare colesterolo al cervello nei modelli animali. In particolare, abbiamo sviluppato nano-particelle cariche di colesterolo che, dopo essere iniettate nel sangue, sono in grado di entrare nel cervello e recentemente abbiamo dimostrato che questo tipo di somministrazione del colesterolo esogeno migliora alcuni aspetti della patologia nel modello murino di Huntington. In questo nuovo progetto, in collaborazione con G. Tosi (Università di Modena), testeremo delle nano-particelle di nuova generazione in grado di incapsulare una quantità maggiore di colesterolo rispetto alle precedenti. Dopo aver valutato la loro sicurezza e misurato la quantità di colesterolo che raggiunge il cervello, perseguiremo studi funzionali e molecolari per verificare l’efficacia terapeutica di questa somministrazione. Questo lavoro sarà condotto in due modelli murini in modo da verificare l’efficacia e l’importanza di tale strategia dal punto di vista terapeutico.

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