Studio della patogenesi della sindrome ICF attraverso l’uso di cellule staminali pluripotenti indotte umane

  • 4 Anni 2015/2019
  • 142.000€ Totale Fondi
Le cellule staminali umane ormai rappresentano un sistema modello ampiamente riconosciuto ed estremamente utile per chiarire i meccanismi molecolari e patogenetici di diverse classi di malattie umane, quali le immunodeficienze, le malattie neurodegenerative e non ultimo il cancro. Molte tra queste patologie sono causate e/o associate a difetti nel meccanismo di metilazione del DNA e più in generale nella regolazione epigenetica, cioé quelle modificazioni del DNA che determinano se un gene è acceso o spento. La sindrome da Immunodeficienza, instabilita Centromerica e anomalie Facciali (ICF) è una malattia molto rara che appartiene a questa classe. Una tecnologia emergente permette di derivare cellule staminali pluripotenti, le iPSCs (induced Pluripotent Stem Cells), direttamente da cellule della pelle dei pazienti. Le iPSCs hanno potenzialita paragonabili alle cellule staminali embrionali e come queste possono essere cresciute in vitro per lungo tempo e essere indotte a differenziare in diversi tipi di cellule mature, tra cui anche i linfociti, il tipo cellulare più severamente colpito nella sindrome ICF. Il nostro progetto si propone di studiare i meccanismi molecolari alla base dei severi difetti del sistema immunitario tipici della sindrome ICF attraverso l'uso di tale modello cellulare sperimentale. Inoltre, proponiamo l'utilizzo delle cellule iPS in protocolli di terapia cellulare, poiché esse potrebbero essere sottoposte a correzione in vitro del difetto genico e successivamente indotte a maturare in cellule del sistema immunitario utili al ripristino del tessuto compromesso dalla malattia.

Pubblicazioni Scientifiche

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