Studio dei meccanismi molecolari e cellulari della Sindrome di Lowe mirato all’identificazione e validazione di bersagli farmacologici

  • 3 Anni 2007/2010
  • 229.350€ Totale Fondi
La sindrome di Lowe è una rara malattia genetica che colpisce prevalentemente i maschi e che è caratterizzata da cataratta congenita, ipotonia muscolare, ritardo mentale e acidosi tubulare renale con massiva perdita di proteine con le urine. Nel 2002, insieme con alcune famiglie di bambini affetti da s. di Lowe, abbiamo catalizzato la nascita dell' Associazione Italiana della Sindrome di Lowe (AISLO, http://aislo.negrisud.it) che comprende pazienti, familiari, specialisti clinici, genetisti e ricercatori di base che operano in costante contatto. OCRL-1, l'enzima difettoso nella sindrome di Lowe, è una fosfatasi che agisce su importanti costituenti delle membrane cellulari chiamati fosfoinositidi. L'enzima si trova in due compartimenti cellulari: l'apparato del Golgi e gli endosomi, due crocevia fondamentali del traffico di membrane all'interno della cellula il cui corretto funzionamento è indispensabile per garantire l'integrità stessa della cellula. Nella sindrome di Lowe, come in molte altre malattie genetiche, si consoce il difetto genetico ma non si sa come questo difetto porti alle gravi manifestazioni cliniche della malattia. Il principale scopo del nostro progetto è proprio questo: comprendere il ruolo del prodotto del gene OCRL-1 nelle cellule per capire quali disfunzioni metaboliche e cellulari sono alla base della sindrome di Lowe. La comprensione dei processi cellulari in cui OCRL-1 è coinvolto comporterà l'individuazione di altri componenti cellulari che partecipano negli stessi processi e contro i quali è possibile pensare di sviluppare dei farmaci per il trattamento dei pazienti con sindrome di Lowe (sindrome per la quale non è attualmente disponibile nessun trattamento specifico).

Pubblicazioni Scientifiche

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