Osteogenesi imperfetta: comprendere il meccanismo e la funzione del canale cationico trimerico intracellulare B nel tessuto osseo

  • 2 Anni 2023/2025
  • 79.970€ Totale Fondi

L'osteogenesi imperfetta (OI) è una rara malattia scheletrica, ancora senza una cura, caratterizzata da fragilità ossea e fratture. La patologia è causata da difetti in oltre 20 proteine necessarie alla sintesi del collagene, una proteina fondamentale per la struttura dell’osso. Lo studio dei meccanismi molecolari della malattia è indispensabile per far avanzare la conoscenza e per individuare nuovi bersagli farmacologici. Il nostro progetto si concentra sull'identificazione e studio di un potenziale bersaglio farmacologico per la forma di OI causata da mutazioni nel canale cationico intracellulare trimerico B (TRIC-B). TRIC-B è un complesso proteico che permette il passaggio del potassio (uno ione) all’interno di una struttura cellulare nota come reticolo endoplasmatico: questo meccanismo è fondamentale per il funzionamento dei flussi di un altro ione, il calcio, all’interno della cellula. Gli ioni sono indispensabili per diverse attività cellulari, comprese quelle fondamentali per la funzione degli osteoblasti, le cellule che costituiscono l’osso. Tuttavia, non è ancora noto perché mutazioni nel canale TRIC-B causino una malattia ossea ereditaria. Per comprendere la funzione di TRIC-B nell'osso, il nosrto gruppo di ricerca ha generato un modello animale che riproduce le manifestazioni scheletriche dei pazienti. L’obiettivo è utilizzare tale modello per studiare le caratteristiche dell’osso, attraverso analisi istologiche, tomografiche e microscopiche ad alta risoluzione. Inoltre, la capacità delle cellule ossee di funzionare in assenza di TRIC-B sarà valutata in vivo mediante esperimenti mirati ad analizzare i processi di formazione dell'osso. L’identificazione di meccanismi molecolari alterati permetterà di ampliare la conoscenza sull’osteogenesi imperfetta e di identificare nuovi potenziali bersagli farmacologici; inoltre, alcuni di questi meccanismi potrebbero essere comuni ad altre malattie, estendendo la rilevanza dei futuri risultati dello studio a una popolazione di pazienti più ampia.

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