Modelli animali di neuroferritinopatie per lo studio del ruolo del ferro nella neurodegenerazione

  • 3 Anni 2010/2013
  • 585.800€ Totale Fondi
Le neuroferritinopatie sono rare malattie genetiche con trasmissione autosomica dominante causate da specifiche mutazioni della ferritina L che portano ad un accumulo cerebrale del ferro ed ad un processo di neurodegenerazione. La ferritina ha un ruolo centrale nel mantenimento dell'omeostasi del ferro nel nostro organismo e si è dimostrato che la sua capacità di accumulare il ferro in forma non tossica è alterata dalle mutazioni che causano neuroferritinopatia. Lo studio di queste patologie offre l'opportunità di ottenere nuove informazioni sulla regolazione e la tossicità del ferro nel cervello, di chiarire i meccanismi con cui il ferro agisce nei processi neurodegenerativi. Il lavoro collaborativo di cinque gruppi, con conoscenze complementari in biochimica, biologia molecolare e cellulare, neurofisiologia e neuroanatomia ha l'obiettivo di studiare i meccanismi molecolari che causano la neurodegenerazione in queste malattie e di comprendere come prevenirli e curarli. Il progetto consiste principalmente nella caratterizzazione e miglioramento dei modelli animali delle neuroferritinopatie già ottenuti. Si studieranno le caratteristiche funzionali, strutturali e biochimiche del cervello dei topi transgenici che esprimono le ferritine mutate patogeniche, le proprietà delle cellule ottenute da tali topi, ed il meccanismo delle reazioni in cui sono coinvolte le proteine mutate. Inoltre si proveranno delle strategie terapeutiche per ridurre l'accumulo di ferro cerebrale e ridurre i fenomeni neurodegenerativi.

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